Terremoto Turchia può esserci anche in Italia? Esperti rispondono

Le immagini della devastazione sismica alimentano paure anche nel nostro paese dove un evento di tale violenza non si è mai registrato. Il motivo.

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La cronaca delle ultime ore ci riporta la notizia e gli aggiornamenti che provengono dal territorio al confine fra Turchia e Siria. Il terremoto violentissimo che ha colpito la regione ha letteralmente sbriciolato interi quartieri e la macchina dei soccorsi è in piena emergenza. Tra macerie e detriti, si scava anche a mani nude in attesa degli aiuti in arrivo da diverse nazioni per gestire in maniera più rapida ed efficace l’urgenza. Difficile, ad ora, fare previsioni, ma il numero dei morti è già altissimo ed è, purtroppo, destinato a salire con il passare delle ore.

La potenza del sisma ha determinato uno spostamento delle placche coinvolte addirittura di tre metri, alimentando anche le paure di conseguenze anche al di fuori delle aree più direttamente colpite. Ma è possibile che un fenomeno di tale violenza possa registrarsi anche nel nostro Paese. La risposta arriva tramite le dichiarazioni del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Igag), nella persona di Andrea Billi, ricercatore presso l’Istituto di geologia ambientale e geoingegneria.

Raggiunto da AGI, l’esperto sottolinea prima di tutto le peculiarità della regione investita dal terremoto di magnitudo 7,9 sulla scala Richter  il 6 febbraio. Si tratta di una porzione terrestre che si trova esattamente nel punto di congiunzione di tre placche tettoniche (arabica, africana e anatolica). La faglia si estende per quasi 500 Km e i suoi movimenti la portano in media a spostarsi di circa 5-10 mm ogni anno. Nel complesso, dunque, è un territorio naturalmente ad altissimo rischio proprio in virtù di tale conformazione geologica.

Cosa significa tutto questo per l’Italia? Intanto, nello stivale non si è mai registrato un evento sismico di tale portata. Ciò, dunque, porterebbe a escludere l’eventualità di una calamità analoga nel nostro Paese. Al contrario, secondo le stime riportate sempre da AGI, una magnitudo simile avrebbe già devastato l’area della Turchia nel 1114 e l’intera regione non è nuova a scosse di intensità elevata dovute all’accumulo di energia della faglie l’una sull’altra.

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