Un inglese afferma di avere il sistema per il caffè perfetto

Arriva da oltremanica una moka modificata con cui – sostiene l’inventore – preparare la perfetta tazza di caffè.

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Il metodo perfetto per preparare il caffè migliore? Dimenticate la tradizione tricolore, la novità arriva da oltremanica. La notizia è di quelle che certamente fa storcere il naso al Belpaese e non solo, e soprattutto agli amanti del caffè della vecchia scuola. A sostenere di aver trovato la moka ideale con cui riempire la tazzina è – udite udite – un inglese, tale James Hoffmann.

L’uomo è un consulente esperto in materia e autore anche di diversi libri che avrebbe modificato la sua moka fino a trovare quella perfetta. Hoffmann, infatti, ha studiato con rigore la preparazione dell’amata bevanda, analizzandone ogni aspetto. E per avere dati precisi è ricorso ad alcune modifiche alla moka così da rilevare, per esempio, la temperatura dell’acqua.

Con il suo prototipo, dunque, ricavato dal modello classico brevettato da Bialetti negli Anni Trenta del Novecento, l’inglese ha proceduto con i suoi studi. Per rilevare le informazioni necessarie, Hofmann si è servito di un sensore di pressione connesso con una applicazione per smartphone. In questo modo, è stato possibile seguire costantemente le variazioni nella preparazione della bevanda.

La comunicazione tra moka (Hoffman ne ha predisposte due, con piccole differenze) e cellulare era garantita in tempo reale dal Bluetooth. Quattro sono state, poi, le sonde inserite per rilevare i gradi di acqua e caffè da cui l’esperto avrebbe tratto la sua formula. Oltre a questi strumenti tecnologici, è stata ovviamente fondamentale la prova del palato oltre alla qualità del caffè di partenza.

Hoffmann, innanzitutto, consiglia di stare attenti alla quantità d’acqua da versare nella caldaia: deve essere bollente e non deve superare la metà della valvola. La miscela, poi, va distribuita uniformemente, assolutamente non pressata e sopra andrebbe posto un filtro che la separi da quello della moka.  Inoltre, sarebbe fondamentale ricorrere al frangifiamme per distribuire la fonte di calore che va spenta nel momento esatto in cui sale il caffè. Provare per credere.

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