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Unthanksgiving day, l'altra faccia del Ringraziamento

Il quarto giovedì di novembre non si festeggia solo il Ringraziamento, ma anche il non Ringraziamento: ecco che cos'è

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Il quarto giovedì di novembre gli Americani si ritrovano per una delle ricorrenze più sentite del Paese: il Thanksgiving Day. È il giorno del Ringraziamento che si festeggia con pranzi a base di tacchino ripieno, mais e crostate di zucca, nell’ottica di onorare il rito che i Padri Pellegrini iniziarono quasi quattrocento anni fa. Ma da alcuni decenni a questa parte c’è un’altra storia che viene raccontata e celebrata sempre il quarto giovedì di novembre: l’Unthanksgiving Day.

Siamo nel 1969, quando l’isola di Alcatraz a San Francisco, nota per essere stata una prigione di massima sicurezza, diventa teatro della protesta del Red Power Movement. Il 9 novembre di quell’anno, come riporta Travelcircle.it, un drappello di 78 nativi americani sbarca sull’isola per gettare un faro sulle condizioni in cui versa l’ormai minoranza etnica, affogata nell’alcolismo e nei disturbi sociali.

I manifestanti rivendicano la proprietà di Alcatraz, proponendo alle autorità di acquistarla per 24 dollari in perle di vetro e tessuto. Con un chiaro riferimento all’isola di Manhattan, ceduta nel diciassettesimo secolo agli Olandesi in cambio di stoffe e perline colorate, essi vogliono vendicare i soprusi e le ingiustizie subite nei secoli di dominazione europea e dar voce a quei diritti di autodeterminazione rimasti inascoltati.

L’occupazione dura un paio di mesi, ma dà il via a un moto di protesta che porterà non solo al riconoscimento e alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica alla causa indiana, ma anche alla nascita di nuove tradizioni, come quella dell’Unthanksgiving Day, celebrato per la prima volta il 27 novembre del 1975.

Il giorno del Non Ringraziamento cade il quarto giovedì di novembre, esattamente sull’isola della baia di San Francisco, in un evento aperto al pubblico e organizzato dall’International Indian Treaty Council and American Indian Contemporary Arts.

La ricorrenza prevede balli e canti rievocati dalla storia delle tribù, con lo scopo di dare una voce alla versione dei nativi americani, ben diversa da quella raccontata dalla tradizione. Un ricordo dedicato a quella popolazione sterminata e non accolta durante la colonizzazione europea. Un monito per ricordare quali siano le vere origini dell’America.

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