Con l’arrivo dell’estate e l’innalzarsi delle temperature, la zanzara tigre (Aedes albopictus) torna a infestare giardini, cortili e aree urbane, portando con sé il rischio di trasmissione di malattie come Dengue e Chikungunya. Per questo motivo, numerosi comuni della Lombardia, tra cui Brescia e Casalmaggiore, hanno adottato ordinanze specifiche fino al 31 ottobre, chiedendo ai cittadini di collaborare attivamente nella prevenzione dei focolai larvali.
L’ordinanza e l’appello ai cittadini
Nel bresciano e nel cremonese il messaggio è chiaro: tutti sono responsabili. Cittadini, imprese, amministratori di condominio e gestori di cantieri devono svuotare o trattare con larvicida contenitori come sottovasi, pneumatici, tombini o qualsiasi altro recipiente che possa trattenere acqua stagnante. Nei cimiteri, la raccomandazione è di sostituire l’acqua dei vasi con sabbia umida, per impedire la nascita delle larve. Chi non rispetta le regole rischia multe e, in casi estremi, conseguenze penali.
Trattamenti larvicidi su tombini e caditoie
Il Comune di Brescia ha strutturato un piano di dieci cicli larvicidi su circa 40mila caditoie e tombini pubblici, suddividendo la città in 36 aree per interventi più efficaci. Finora sono stati completati quattro cicli, e il prossimo sarà ripetuto nelle zone dove recenti piogge hanno compromesso i trattamenti.
Tre formulazioni per evitare la resistenza
Per massimizzare l’efficacia e prevenire la resistenza delle zanzare, l’uso di tre principi attivi differenti (piriproxifen, s‑methoprene e Bacillus thuringiensis/sphaericus) assicura azioni complementari e durature. Le pastiglie sono preferite alla forma liquida per garantire dosaggi precisi, evitare eccessi e limitare l’impatto sull’ambiente.
Partecipazione privata e ordinanza specifica
Riconoscendo che fino al 70% dei focolai vire nel privato, il Comune distribuisce gratuitamente pastiglie larvicide presso gli Uffici di Zona—circa 4.500 già consegnate, con una seconda tranche a metà luglio. L’ordinanza cittadina obbliga i residenti a trattare aree come balconi, cortili e sottovasi, per impedire accumuli d’acqua. Solo così gli interventi pubblici possono avere un effetto reale.
Monitoraggio e disinfestazione mirata
Tramite 29 ovitrappole posizionate in punti strategici, ATS Brescia monitora la presenza della zanzara tigre, identificando le aree con maggiore densità larvale. Gli interventi adulticidi vengono attivati solo in casi di emergenza (come focolai intensi o malattie segnalate), per non creare resistenza e non danneggiare insetti utili come api, rondini e pipistrelli.
Emergenze sanitarie e disinfestazione a zona
Nei mesi scorsi si sono registrati due casi sospetti di Dengue a Brescia, in zone come via Villa Glori e via Fratelli Ugoni. In risposta, il Comune ha predisposto interventi straordinari con larvicidi e adulticidi tra il 17 e il 19 luglio, in un raggio di 200 metri dagli indirizzi interessati. I residenti devono permettere l’accesso ai loro spazi esterni per consentire i trattamenti e seguire precise indicazioni sulla gestione post-intervento.
Prevenzione individuale: cosa fare
Parallelamente agli sforzi del Comune, ATS e CRS raccomandano ai cittadini alcune buone abitudini:
- usare repellenti quando si è all’aperto;
- indossare vestiti chiari e coprenti;
- installare zanzariere o usare il condizionatore;
- applicare spray insetticidi solo se necessario, aerando poi adeguatamente gli ambienti Inoltre, è essenziale
- eliminare i ristagni d’acqua a casa per interrompere il ciclo vitale della zanzara tigre.
Fino a Ottobre, la battaglia contro la zanzara tigre si giocherà su due fronti: l’azione coordinata dei vari Comuni – con trattamenti efficaci, monitoraggio e ordinanze chiare – e la collaborazione attiva dei cittadini nelle loro abitazioni. Solo così si potrà contenere la proliferazione dell’insetto e ridurre i rischi di malattie trasmesse. Il calo di contagi e la prevenzione diffusa restano l’obiettivo prioritario per proteggere la salute collettiva.