A cosa servono gli sticker sulle mele: la spiegazione su TikTok

Il video esplicativo è diventato virale sui social

28 Luglio 2021

Tutti quanti prima o poi abbiamo morso una mela solo per accorgerci, un po’ troppo tardi, di aver dimenticato di rimuovere il minuscolo adesivo sulla buccia. L’adesivo potrebbe non essere commestibile, ma per fortuna non è dannoso.

Per molti consumatori di frutta, quei piccoli adesivi non sono altro che una seccatura. Per gli impianti di compostaggio anche, quando vengono lasciati sulle bucce scartate di arance o banane. Per i cassieri di generi alimentari quegli adesivi hanno un ruolo importante da svolgere. Il numero sull’adesivo è la ricerca del prezzo o il codice PLU. Consente all’impiegato di identificare il frutto e di applicare il prezzo corretto.

Ma i numeri non sono assegnati solo casualmente. In realtà significano qualcosa, anche se gli acquirenti sono avvisati di non prendere troppo sul serio i numeri. L’utente di TikTok @tanner_lane, che dedica il suo account alle curiosità sul cibo, ha fatto il botto con un video che ha pubblicato il 26 giugno che spiegava il significato degli adesivi della frutta. Nel mese successivo all’uscita del video, è stato visto più di 5 milioni di volte, come riporta Mashed.com.

Come ha spiegato Tanner Lane su TikTok, un adesivo di frutta con quattro cifre che iniziano con “4” indica che il frutto è stato spruzzato con pesticidi. Un codice PLU a cinque cifre che inizia con “8” significa che il frutto è geneticamente modificato. Infine, un codice a cinque cifre che inizia con “9” ci dice che il frutto è biologico.

C’è un particolare importante che il sito Snopes tuttavia sottolinea. Quei piccoli adesivi hanno lo scopo di trasmettere informazioni ai dipendenti del negozio per i prezzi e il controllo dell’inventario, non ai consumatori. Se al negozio non interessa distinguere tra meloni biologici e coltivati ​​in modo convenzionale, ad esempio, potrebbero avere lo stesso adesivo su entrambi.

Consumer Reports sottolinea inoltre che è improbabile che il cliente veda gli adesivi “8”, che rappresentano prodotti geneticamente modificati. Solo una manciata di frutta e verdura, come mais, papaia e soia, sono geneticamente modificate su larga scala. E ancora, i negozi non sono tenuti a utilizzare gli adesivi per trasmettere informazioni al cliente. Se un negozio fa pagare lo stesso prezzo per la papaia OGM e per la papaia nel modo in cui la natura l’ha intesa, è probabile che avranno lo stesso adesivo.

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