Conflitto India - Pakistan, si avvera la profezia di Baba Vanga sulla Terza Guerra Mondiale?

la crisi indo-pakistana riporta alla luce le inquietanti visioni di Baba Vanga sul futuro dell’Asia e del mondo.

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

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Le tensioni tra India e Pakistan sembrano aver raggiunto un nuovo punto critico, con notizie di presunti lanci di missili che alimentano il timore di un’escalation militare. In questo clima di crescente instabilità internazionale, torna a circolare una delle profezie più inquietanti di Baba Vanga, la veggente bulgara scomparsa nel 1996 ma diventata celebre per le sue visioni sul futuro del mondo. Tra le sue predizioni più discusse c’è proprio quella di un devastante conflitto che avrebbe avuto origine in Asia e che, secondo alcuni interpreti, potrebbe coinvolgere direttamente India e Pakistan, aprendo la strada a un possibile scenario di Terza Guerra Mondiale. Ma quanto c’è di vero? E quanto di tutto questo è frutto di suggestione collettiva? Proviamo a fare chiarezza tra fatti attuali e antiche profezie.

L’attacco dell’India e la risposta del Pakistan

Il 6 maggio 2025, l’India ha lanciato l’Operazione Sindoor, una serie di attacchi missilistici contro nove obiettivi in Pakistan e nel Kashmir amministrato dal Pakistan. Questa azione è stata una risposta all’attentato terroristico di Pahalgam del 22 aprile, che ha causato la morte di 26 turisti indiani. Le autorità indiane hanno dichiarato che gli attacchi miravano a infrastrutture terroristiche di gruppi come Lashkar-e-Taiba e Jaish-e-Mohammed. Tuttavia, il Pakistan ha riferito che gli attacchi hanno colpito aree civili, causando almeno 26 morti e 46 feriti, tra cui donne e bambini.

In risposta, il Pakistan ha affermato di aver abbattuto cinque aerei da combattimento indiani e di aver distrutto un quartier generale di brigata e diversi posti di controllo. L’India ha negato queste affermazioni, sostenendo che nessuno dei suoi aerei è stato abbattuto. Entrambe le nazioni hanno intensificato gli scambi di artiglieria lungo la Linea di Controllo, con ulteriori vittime civili da entrambe le parti.

Le profezie di Baba Vanga e le preoccupazioni globali

Questi eventi hanno riacceso l’interesse per le profezie di Baba Vanga, una mistica bulgara deceduta nel 1996, che avrebbe previsto una guerra devastante nel 2025, con epicentro in Europa ma con ripercussioni globali. Sebbene le sue predizioni siano spesso vaghe e soggette a interpretazioni, alcuni vedono nelle attuali tensioni tra India e Pakistan una possibile realizzazione di tali profezie.

Secondo diverse interpretazioni, la veggente avrebbe predetto un’escalation bellica in Asia meridionale, con particolare riferimento a una guerra tra due potenze nucleari. Sebbene nei suoi scritti non compaiano nomi espliciti come “India” o “Pakistan”, molte sue frasi enigmatiche sono state interpretate, soprattutto a posteriori, come riferimenti a questa area del mondo.

Tra le frasi più citate: “Il fuoco verrà dal cielo e scuoterà le terre dove si levano due fratelli armati”. Alcuni sostengono che “due fratelli” indichi proprio le due nazioni nate dalla stessa radice storica dopo la Partizione del 1947. Secondo le stesse fonti, Baba Vanga avrebbe anche parlato di un “grande lampo” in Asia, che qualcuno ha associato all’uso di armi ad alto impatto, come quelle nucleari. È importante ricordare che molte delle attribuzioni a Baba Vanga sono frutto di interpretazioni moderne e non sempre basate su documenti certi. Nonostante ciò, l’accostamento alle attuali tensioni tra India e Pakistan continua ad alimentare suggestioni e preoccupazioni.

La reazione della comunità internazionale

La comunità internazionale ha espresso profonda preoccupazione per l’escalation del conflitto. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha esortato entrambe le parti alla massima moderazione, sottolineando che il mondo non può permettersi un confronto militare tra due potenze nucleari.

E mentre le tensioni continuano a crescere, molti si chiedono se le profezie di Baba Vanga stiano davvero prendendo forma o se si tratti di coincidenze interpretate alla luce degli eventi attuali. In ogni caso, la situazione sottolinea l’importanza di risolvere le dispute attraverso il dialogo e la diplomazia, evitando ulteriori escalation che potrebbero avere conseguenze catastrofiche a livello globale.

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