Fonte: 123rf

Allerta voli: 4 compagnie vietano gli AirPods nel bagaglio da stiva (ecco perché)

Dopo i numerosi divieti sui power bank, le compagnie aeree di tutto il mondo stanno estendendo le restrizioni anche ad auricolari bluetooth e dispositivi ricaricabili,

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

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Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

Negli ultimi mesi diverse compagnie aeree hanno deciso di rafforzare le regole di sicurezza relative al trasporto di dispositivi elettronici nei bagagli. Dopo il divieto diffuso di trasportare power bank nella stiva, ora anche le cuffie wireless e gli auricolari bluetooth, come gli AirPods, finiscono nel mirino delle autorità aeronautiche per il rischio di surriscaldamento delle batterie al litio.

Compagnie come EVA Air, UNI Air e Tigerair Taiwan hanno già vietato di riporre questi dispositivi nel bagaglio registrato, imponendo ai passeggeri di tenerli esclusivamente nel bagaglio a mano.
Anche la New Zealand Aviation Authority ha introdotto regole severe: gli AirPods e altri dispositivi simili non possono in alcun caso essere inseriti nel bagaglio da stiva, per motivi di sicurezza.

 

Perché le batterie al litio sono considerate pericolose

 

Le batterie al litio sono oggi parte integrante di moltissimi dispositivi di uso quotidiano: smartphone, tablet, power bank e auricolari wireless. Tuttavia, la loro densità energetica elevata le rende potenzialmente instabili in condizioni di pressione o temperatura variabili, come quelle di un volo aereo.

Quando una batteria al litio si danneggia o subisce un cortocircuito, può surriscaldarsi rapidamente fino a provocare incendi o esplosioni. Gli auricolari bluetooth, in particolare, rappresentano un rischio maggiore perché restano in carica costante all’interno della loro custodia, aumentando la possibilità di surriscaldamento spontaneo durante il trasporto.

 

Le nuove linee guida delle autorità aeronautiche

 

L’Autorità dell’aviazione civile neozelandese ha chiarito che gli auricolari wireless devono essere trasportati solo nel bagaglio a mano. Ogni passeggero può portare con sé fino a 20 batterie di ricambio o power bank, inclusi i case di ricarica degli AirPods, considerati a tutti gli effetti come batterie portatili.

“È consentito portare auricolari wireless e AirPods nel bagaglio a mano, ma non devono mai essere inseriti nel bagaglio da stiva”, precisa l’autorità neozelandese. “Le batterie devono essere protette da cortocircuiti, ad esempio coprendo i terminali o conservandole in appositi involucri.”

Anche Air New Zealand ha aggiornato le proprie condizioni di trasporto, specificando che i caricatori degli auricolari wireless devono essere tenuti a bordo, mai imbarcati nella stiva.

 

Emirates, Cathay Pacific e Vietjet: divieti anche sui power bank

 

La preoccupazione per le batterie al litio non riguarda solo gli auricolari. Negli ultimi anni, numerose compagnie — tra cui Vietnam Airlines, Vietjet Air, Cathay Pacific ed Emirates — hanno imposto divieti severi sull’uso dei power bank durante il volo.

La Cathay Pacific ha introdotto ufficialmente il divieto dal 7 aprile 2025, mentre Emirates ne ha seguito l’esempio dal 1° ottobre scorso. Queste misure arrivano dopo una serie di incidenti a bordo in cui power bank difettosi hanno provocato principi di incendio, costringendo all’atterraggio di emergenza o al danneggiamento degli aeromobili. Il primo caso noto risale a gennaio 2024, quando un power bank incendiato su un volo Air Busan ha causato gravi danni a un velivolo, fortunatamente senza feriti.

 

Le raccomandazioni delle autorità britanniche

 

Anche la Civil Aviation Authority del Regno Unito ha ribadito che tutti i dispositivi con batterie al litio — inclusi power bank, auricolari bluetooth, rasoi elettrici e ventilatori portatili — devono essere trasportati nel bagaglio a mano e tenuti spenti durante il volo.

Le linee guida specificano inoltre che il modulo riscaldante di un dispositivo alimentato a batteria deve essere separato dalla batteria stessa, per ridurre i rischi. Le batterie rimosse devono essere protette da cortocircuiti, ad esempio mediante nastro isolante o custodie protettive.

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