La carta igienica fa male? Ecco perché dovresti limitarne l'uso. Attenti a usarla così

Attenzione a come usi la carta igienica! Un piccolo cambiamento nella tua routine quotidiana può fare la differenza ed evitare brutte sorprese.

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Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

La carta igienica è diventata un bene di primaria necessità nella vita di tutti noi, ma è fondamentale porre attenzione al suo utilizzo. Ogni giorno, utilizziamo questo prodotto senza pensarci troppo, ma l’impatto che ha sull’ambiente e sulla nostra salute è un argomento che richiede una riflessione approfondita.

Sostanze chimiche rilevate nella carta igienica: lo studio

Un gruppo di ricercatori ha analizzato 21 diverse marche di carta igienica e ha scoperto che tutte erano contaminate da PFAS (sostanze perfluoroalchiliche), conosciute anche come “composti chimici per sempre” per la loro persistenza nell’ambiente.

Queste sostanze tossiche sono utilizzate in vari prodotti di uso comune e sono associate a diversi problemi di salute, tra cui danni riproduttivi, cancro e altre condizioni mediche gravi. Gli scienziati hanno individuato il diPAP 6:2 come uno dei composti PFAS più comuni nella carta igienica. La contaminazione deriva dai processi di produzione della carta stessa.

La contaminazione è stata scoperta da scienziati dell’Università della Florida, i quali hanno anche trovato PFAS nei fanghi di depurazione delle acque reflue. Gli esperti sottolineano l’importanza di ridurre l’uso e lo smaltimento di queste sostanze tossiche e chiedono maggiori regolamentazioni da parte delle autorità competenti. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Environmental Science & Technology Letters.

La presenza di PFAS nella carta igienica solleva preoccupazioni per la salute pubblica, poiché è un prodotto ampiamente utilizzato. Anche se i produttori non inseriscono deliberatamente PFAS nei rotoli, questi vengono contaminati durante il processo di produzione. Per questo gli esperti chiedono regolamentazioni più stringenti sull’uso e lo smaltimento di queste sostanze tossiche.

Carta igienica: usata nel modo sbagliato mette a rischio la salute

La corretta igiene personale è essenziale per preservare la nostra salute, ma molti di noi potrebbero non essere consapevoli di pratiche quotidiane che possono mettere a rischio il nostro benessere. Un aspetto spesso trascurato riguarda l’uso improprio della carta igienica, un gesto apparentemente banale che, secondo i medici e gli esperti, potrebbe avere conseguenze potenzialmente pericolose.

La ginecologa Alyssa Dweck, in un’intervista con Health, ha sottolineato uno dei principali errori che molte persone commettono in bagno: la pulizia da dietro a davanti. Questo metodo, particolarmente rischioso per le donne, aumenta l’esposizione ai batteri e alle infezioni. La raccomandazione della dottoressa è chiara: è preferibile pulirsi da davanti a dietro, seguendo la direzione dall’uretra al sedere.

La ragione dietro questa indicazione è legata all’alta presenza di batteri nella zona rettale. Trascinare la carta igienica nella direzione sbagliata può favorire il trasporto di batteri che potenzialmente contribuiscono a infezioni del tratto urinario. Queste infezioni, se trascurate, possono causare dolore durante la minzione e persino evolvere in infezioni renali.

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Carta igienica: attenzione alla quantità e all’uso di quella profumata

Non solo la tecnica di pulizia, ma anche la quantità e il tipo di carta igienica utilizzati possono impattare la nostra salute. Martin Richards, direttore degli esperti di tecnologie igieniche di SMARTi Environmental, consiglia di utilizzare fino a un massimo 10 fogli di carta igienica per ogni visita al bagno. Si tratta di un dettaglio di importanza fondamentale per evitare un inutile spreco, scoraggiando l’avvolgimento eccessivo di fogli intorno alla mano. Al contempo, l’utilizzo corretto del bidet è anche raccomandato per garantire una pulizia efficace.

Gli esperti sconsigliano anche l’uso di carta igienica profumata, poiché i coloranti e le sostanze chimiche utilizzate potrebbero danneggiare le zone intime. Catherine Rall, dietista registrata che collabora con l’azienda di benessere vaginale Happy V, avverte che “per profumare la carta igienica si usano sostanze chimiche che non fanno bene al corpo“.

Carta igienica e impatto ambientale

La produzione di carta igienica richiede una quantità enorme di alberi e acqua. Questo processo di deforestazione ha conseguenze negative sull’habitat naturale e sulla biodiversità. Gli alberi sono fondamentali per la pulizia dell’aria e per la riduzione del livello di anidride carbonica nell’atmosfera, e la loro distruzione può portare a gravi conseguenze ambientali.

Inoltre, la produzione di carta igienica richiede notevoli quantità d’acqua, un bene prezioso che in molte parti del mondo è già scarsa. Il consumo eccessivo di acqua per produrre la carta igienica contribuisce al problema della carenza idrica, un fenomeno che sta diventando sempre più preoccupante. Dobbiamo considerare il fatto che ci sono alternative più sostenibili che possono ridurre il nostro impatto ambientale.

Carta igienica, i problemi per la salute (anche quella dell’ambiente)

Ma non è solo l’ambiente a risentire dell’utilizzo eccessivo di carta igienica. Spesso, la carta viene trattata con sostanze chimiche potenzialmente dannose per migliorarne la morbidezza e l’assorbenza. Queste sostanze possono essere irritanti per la pelle sensibile e possono causare reazioni allergiche. Inoltre, la produzione e il trasporto della carta igienica tradizionale contribuiscono all’emissione di gas a effetto serra, come la CO2, aggravando il problema del cambiamento climatico.

Pertanto, limitare l’uso della carta igienica tradizionale è un passo importante verso uno stile di vita più sostenibile. Esistono alternative più ecologiche e rispettose dell’ambiente, come ad esempio l’utilizzo di bidet o l’adozione di carta igienica riciclata. Inoltre, dovremmo essere consapevoli del nostro consumo e cercare di ridurre lo spreco, utilizzando solo la quantità necessaria.

La carta igienica è diventata un accessorio indispensabile nella nostra società, ma è importante considerare il suo impatto sull’ambiente e sulla nostra salute. Scegliere alternative sostenibili e ridurre il consumo e lo spreco possono fare la differenza nel perseguire uno stile di vita più ecologico. È responsabilità di ciascuno di noi fare scelte consapevoli che promuovano la sostenibilità e il benessere del nostro pianeta.

Qual è l’uso corretto della carta igienica?

Corre l’obbligo di una domanda che può suonare banale, ma sono in molti a pensare che in tanti non sappiano usare la carta igienica, sostenendo che sarebbe anche meglio usare solo il bidet e non usarla più. Infatti, il bidet è uno strumento fondamentale per l’igiene intima, usato in gran parte in Italia, e non adottato con la stessa diffusione in altri paesi.

Ma tornando alla parola degli esperti, uno studio giapponese pubblicato su Journal of Water & Health., spiega che evitare la carta igienica a tutto vantaggio del bidet, ridurrebbe e di molto, il rischio di infezioni nella zona genitale e di infezioni in genere. Secondo i ricercatori della Sanyo-Onoda City University, infatti, il bidet abbassa fino a dieci volte la presenza di batteri sulle mani, rispetto alla carta igienica.

Quando si parla di batteri, il più pericoloso è il Clostridium difficile, che è presente fisiologicamente nella flora batterica della vagina e dell’intestino e le conseguenze di un’infezione batterica da Clostridium possono essere anche importanti. Soprattutto le donne devono ricordare assolutamente che quando usano la carta, il movimento dev’essere dal basso all’alto, per evitare di trasportare pericolosi batteri vicino alla vulva, causa di cistite o vaginite.

Ma non sarebbe solo l’utilizzo della carta igienica, cioè la corretta pulizia, che può determinare infezioni, ma anche la tipologia di carta. La peggiore sarebbe quella che di solito è la più economica, cioè ad un solo strato, perché particolarmente aggressiva che su pelli delicate con un continuo sfregamento, può anche causare piccole ferite, che rischiano di infettarsi. Al contrario, la carta igienica migliore è quella resistente, assorbente e particolarmente morbida.

Altro aspetto, tutt’altro che secondario, riguarda il copri water: abbassarlo sempre, prima di tirare lo sciacquone, perché con il passaggio veloce dell’acqua, può crearsi una nuvola carica di batteri e virus e non chiuderlo può aumentare fino a 12 volte, la presezta del Clostridium difficile. Infine, ultimo accorgimento, per evitare ferite da sfregamento, è meglio usare la carta igienica tamponando, perché le ferite possono portare anche emorroidi e ragadi anali.

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