Anguria, come capire se è buona? Guarda la ragnatela sulla buccia

Impara a riconoscere gli indicatori di maturità dell'anguria, compresa la macchia sulla buccia

13 Luglio 2023

L’anguria rappresenta davvero l’icona estiva per eccellenza: è un frutto dolce, rinfrescante e amato da un gran numero di persone, soprattutto per la sua capacità di idratare e dissetare. Ma come possiamo distinguere una buona anguria da una meno saporita? Esistono dei trucchi per individuare il frutto più gustoso e maturo, e uno di questi riguarda la macchia sulla buccia.

I trucchi per individuare l’anguria più buona

Per selezionare l’anguria più gustosa, possiamo fare affidamento sia sulla vista che sull’udito. Un primo trucco consiste nel bussare sull’anguria: il suono che si genera rivelerà se il frutto è maturo o meno. Un suono sordo indica che l’anguria è ancora acerba, mentre un suono vuoto e rimbombante suggerisce che il frutto è maturo e pronto per essere consumato.

Il picciolo

Un altro elemento da considerare è il picciolo: un’anguria matura avrà un picciolo secco e parzialmente distaccato dal frutto. Evitiamo i frutti con il picciolo ancora verde e ben attaccato all’anguria. Inoltre, osserviamo l’aspetto del frutto: la sua scorza dovrà apparire opaca, con striature chiare ben visibili. L’esposizione al sole provoca un indurimento e un invecchiamento della buccia, simile a quanto accade alla nostra pelle. Quindi, un’anguria lucida è ancora giovane e acerba, mentre un’anguria opaca è matura e pronta per essere gustata.

Le macchie e il punto d’appoggio

Un altro fattore da considerare è la macchia che si forma sul punto di appoggio a terra dell’anguria. Questa macchia, se posta in ombra, non potrà diventare verde e tenderà a ingiallire e, in alcuni casi, a diventare marrone. Questo indica che il frutto ha trascorso abbastanza tempo al sole, contribuendo alla sua maturazione.

Per gustare dunque una fetta di anguria davvero deliziosa, basta prestare attenzione a diversi elementi.

  • Il suono generato dal bussare sull’anguria,
  • lo stato del picciolo,
  • l’aspetto opaco e le striature chiare sulla buccia,
  • e infine, la macchia di appoggio a terra.

Tenendo conto di queste caratteristiche, potrete scegliere l’anguria più buona e gustarla al meglio durante l’estate.

Le proprietà nutrienti dell’anguria

Uno degli alimenti più apprezzati nella stagione estiva è l’anguria, perfetta a fine pasto o per spezzare la fame senza sensi di colpa. Rinfrescante e leggera, infatti, l’anguria è tra gli ortaggi – ebbene sì, non è un frutto! – più acquistati in estate, capace di mettere d’accordo grandi e piccoli. Grazie al suo basso apporto calorico, poi, una fetta è lo spuntino perfetto di metà giornata anche nel caso di diete dimagranti.

Ad alto potere idratante (è composta per circa il 90% di acqua), l’anguria garantisce anche preziosi nutrienti. Fra questi, per esempio, vitamine (A, B6 e C), minerali (potassio e magnesio) e fibre utili per il benessere dell’organismo. Su tutti, però, domina il licopene, potente antiossidante che è responsabile della colorazione rosso acceso della polpa. Presente anche nei pomodori, questo componente è un alleato per mantenere sotto controllo i livelli del colesterolo e della pressione sanguigna. Inoltre, coadiuva la prevenzione di patologie cardiache e di alcuni tumori.

Da cosa riconoscere una buona anguria

Ma come fare a riconoscere un’anguria dolce e ben matura quando siamo al supermercato o dal fruttivendolo? Esistono alcuni dettagli a cui prestare attenzione per avere la certezza di portare a tavola un piatto delizioso.

  • Per prima cosa, controlliamo sulla buccia esterna la ‘ragnatela’, ovvero i filamenti che solcano la superficie. Questi, per quanto antiestetici, stanno a significare che le api si sono posate sull’anguria durante la fase di impollinazione e sono un indice di dolcezza.
  • Tradizionalmente, l’anguria matura emette un suono particolare. Si può provare a percuotere la superficie del cocomero con le nocche della mano. Se si ottiene un suono “sordo”, significa che il frutto è maturo e pronto per essere mangiato.
  • Inoltre, la parte gialla (che indica il punto in cui l’anguria ha toccato terra) deve essere scura e non tendente al bianco.
  • Attenzione anche alla forma: meglio scegliere angurie tondeggianti e compatte, di medie dimensioni, rispetto a quelle dalla forma allungata.
  • Poiché l’anguria cresce a contatto con il terreno, un fattore che può aiutare a riconoscerne la maturità è la zona di appoggio. Questa parte, non esposta direttamente alla luce del sole, sarà più chiara.
  • Occhio anche al peso: un’anguria matura sarà più pesante poiché è ricca di acqua
  • Se, infine, quando apriamo a casa la nostra anguria, vi sono all’interno delle crepe, meglio non mangiarla dal momento che sono il segnale dell’uso di sostanze chimiche durante la coltivazione.

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