Anguria, sputi i semi? Nulla di più sbagliato. Perché devi masticarli per la tua salute

Tutti i segreti sull'anguria, il frutto più mangiato in estate, ma quei semini....

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

L’anguria è uno dei frutti estivi per eccellenza, amato per il suo sapore dolce e rinfrescante. Composta per il 91% da acqua, è un toccasana nelle calde giornate estive grazie alle sue proprietà idratanti, diuretiche e anti-ipertensive. Ricca di sali minerali come magnesio, rame, manganese e selenio, è un’alleata preziosa per la nostra salute. Ma cosa dire dei suoi semini neri, spesso considerati un fastidio?

Semi dell’anguria: commestibili e nutrienti

I semi dell’anguria sono perfettamente commestibili e, anzi, sono un vero e proprio concentrato di nutrienti. In Cina, ad esempio, sono molto apprezzati e si trovano facilmente in commercio, spesso già preconfezionati. Il modo preferito per consumarli è tostarli: basta metterli in forno per 10-15 minuti oppure in una padella sul fuoco. Una volta tostati, possono essere mangiati come snack o aggiunti all’insalata come condimento croccante e nutriente.

Ricchi di minerali essenziali

Uno dei principali vantaggi dei semi dell’anguria è il loro alto contenuto di magnesio: ben 510 mg per 100 g di semi. Inoltre, sono una buona fonte di manganese e zinco, con circa 10 mg per etto, e contengono anche rame e ferro. Questi minerali sono altamente biodisponibili, quindi il nostro corpo li assorbe facilmente.

 

Una fonte di energia

Oltre ai minerali, i semi dell’anguria sono una buona fonte di proteine, con circa 1 grammo ogni 24 semi, e contengono acidi grassi polinsaturi, preziosi per la salute cardiovascolare. Come tutti i semi oleosi, sono alimenti energeticamente densi, quindi è bene consumarli con moderazione per non eccedere con le calorie. Tuttavia, possono tranquillamente far parte di quella manciata quotidiana di frutta secca e semi oleosi consigliata per una dieta equilibrata.

L’anguria senza semi: una storia di successo

Curiosamente, le varietà di anguria senza semi, sviluppate per la prima volta nel 1939 da scienziati giapponesi, non hanno mai riscosso grande successo in Oriente, dove i semi sono apprezzati. Invece, negli Stati Uniti, queste varietà hanno avuto un trionfo straordinario e oggi rappresentano l’85% delle angurie in commercio. Questo dimostra come le preferenze alimentari possano variare notevolmente da una cultura all’altra.

Dunque, i semi dell’anguria non solo sono commestibili, ma sono anche un tesoro di nutrienti benefici per la nostra salute. Quindi, la prossima volta che vi trovate davanti a una succulenta fetta di anguria, non fatevi problemi: gustatevi anche i suoi preziosi semi, magari dopo averli tostati per un tocco di sapore in più.

 

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