Arrivano nuove emoji (e c'è anche un uomo in dolce attesa)

Le emoji proseguono il loro cammino all'insegna dell'inclusività

26 Luglio 2021
Fonte: 123rf

Ormai è impensabile immaginare una conversazione sui social o sul nostro smartphone senza emoji. Questi moderni geroglifici hanno davvero rivoluzionato il modo di comunicare e sbaglia chi pensa che vengano usati soltanto dai più giovani. Poteva essere così un tempo, ma ormai anche gli “over” amano riempire i propri messaggi di faccine (anche troppo, ahinoi). Negli anni le emoji hanno puntato a diventare sempre più inclusive, e presto potremmo trovarci di fronte anche a un uomo in dolce attesa.

Come riporta Open, se prima sono state aggiunte emoji con diversi colori della pelle e poi si è puntato sulle differenze di genere, adesso è stata presentata la prima bozza dell’emoji che raffigura un uomo in gravidanza. La prima versione del nuovo set di icone è stata pubblicata dall’Unicode Consortium, ovvero l’associazione no profit californiana che si occupa di approvare le codifiche dei caratteri utilizzati sul web. A questo punto il pacchetto di emoji affronterà il processo di approvazione: se tutto filerà liscio verrà presentato ufficialmente a settembre.

La scelta di introdurre l’emoji di un uomo in gravidanza risponde all’esigenza di rendere ogni emoji gender neutral, proponendo quindi un’alternativa per tutte le icone. Ecco perché è prevista anche l’estensione delle emoji non binarie, cioè quelle che non sono associabili né al genere femminile né a quello maschile. Lo spiega Jeremy Burge, uno dei responsabili dell’archivio Emojipedia: “Quasi tutte le emoji possono avere di default un’opzione di genere neutro, con la possibilità di utilizzare una donna o un uomo ove pertinente”.

Non solo l’uomo gravido: nel nuovo aggiornamento potrebbero esserci anche il cuore formato da due mani, una pila scarica e la faccina che fa il saluto militare.

Nell’ultimo aggiornamento del campionario di emoji c’era anche una figura maschile con il velo da sposa. La scelta però non era piaciuta, in Italia, all’associazione ProVita&Famiglia. Nel 2019 invece l’Unicode Consortium ha raccolto la proposta di due associazioni per i diritti delle donne che chiedevano di introdurre un’icona per rappresentare le mestruazioni.

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