Con l’Italia che si prepara ad entrare nel pieno di un’estate che si annuncia particolarmente torrida, secondo le previsioni, con temperature che potrebbero sfiorare i 40°C nei prossimi giorni, c’è una cosa da non fare: bere succhi di frutta come succo d’arancia o succo di mela pensando di rinfrescarsi. A quando pare, secondo gli esperti, non è così. Dopo una settimana già estremamente calda, le previsioni meteo indicano un ulteriore innalzamento delle temperature. In queste condizioni afose, la tentazione di rinfrescarsi con bevande dal gusto dolce ed all’apparenza molto dissetanti è forte. Tuttavia, le autorità sanitari raccomandano prudenza. Ecco per quali ragioni.
- Perché i succhi di frutta non sono la scelta giusta
- Chi è più a rischio
- Come rinfrescarsi con con bibite e cibo
Perché i succhi di frutta non sono la scelta giusta
Mentre l’acqua fresca rimane la scelta migliore per l’idratazione, i succhi di frutta, i frullati e le bevande zuccherate potrebbero non essere altrettanto efficaci. Il motivo principale è il loro alto contenuto di zuccheri, che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, può contribuire alla disidratazione del corpo.
L’indicazione degli esperti è molto chiara: “Bevete liquidi regolarmente durante il giorno, soprattutto se siete fisicamente attivi. Dovreste bere abbastanza da far sì che la vostra pipì sia di un colore giallo paglierino chiaro.” E, sebbene l’acqua, le bevande a base di sciroppi diluiti (senza zucchero) e il latte a basso contenuto di grassi siano buone opzioni, i succhi di frutta e le bibite zuccherate vanno limitate.
“L’acqua e gli sciroppi diluiti o il latte a basso contenuto di grassi sono buone scelte. Succhi di frutta, frullati e bevande analcoliche possono essere ricchi di zuccheri, il che disidrata il corpo. Limitate la quantità di succo di frutta o frullati che bevete e sostituite le bevande zuccherate con varietà dietetiche, senza zucchero o senza zuccheri aggiunti.”
Inoltre, viene consigliato di “se uscite, portate con voi una bottiglia ricaricabile piena d’acqua. Portate acqua extra per i viaggi sui mezzi pubblici o in auto.”
Chi è più a rischio
Le autorità sanitarie sottolineano che, sebbene “chiunque possa stare male” quando fa molto caldo, alcune categorie di persone sono più a rischio. Tra queste, ci sono gli anziani di età pari o superiore a 65 anni (un’età limite abbassata rispetto alle precedenti linee guida, che indicavano 75 anni), e i bambini piccoli di età pari o inferiore a 5 anni.
Viene inoltre evidenziato che le persone con patologie preesistenti sono a maggior rischio di gravi complicazioni legate al calore. Questo include individui con problemi cardiaci, respiratori, demenza, diabete, malattie renali, morbo di Parkinson o problemi di mobilità.
Per affrontare al meglio l’ondata di calore imminente, oltre all’attenzione all’idratazione, è fondamentale rimanere il più possibile in ambienti freschi, chiudere finestre e persiane durante le ore più calde e fare docce o bagni tiepidi. La prevenzione è la chiave per superare indenni i giorni più afosi.
Come rinfrescarsi con con bibite e cibo
E’ buona regolare evitare alcol e caffeina. Infatti sia l’alcol che la caffeina hanno un effetto diuretico e possono favorire la disidratazione. Prediligi frutta e verdura di stagione (anguria, melone, pesche, cetrioli, pomodori), insalate, pasta fredda, carne bianca e pesce. Evita pasti abbondanti, grassi e difficili da digerire, che aumentano il calore metabolico del corpo. Inoltre infusi freddi a base di menta, camomilla, ibisco o foglie di lampone possono essere piacevoli e rinfrescanti.