Cibo 'sano' può far male al cervello: quali sono 'insospettabili'

Non tutti gli effetti del cibo 'sano' sono così salutari per il cervello. Ecco alcuni alimenti che possono inaspettatamente provocare danni

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Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

Spesso, quando si parla di salute, i cibi processati e ultraprocessati sono quelli che finiscono (giustamente) sotto attacco. Cibi grassi e fritture, carni lavorate, bibite gassate, energy drink e piatti pronti finiscono sempre sul banco degli imputati per i problemi che provocano all’organismo. Tra di essi ci sono anche alcuni danni al cervello, come il declino cognitivo e la demenza precoce, che possono essere appunto provocati da questi alimenti.

Attenzione a questi cibi sani

Esistono tuttavia altri alimenti, del tutto insospettabili e di solito considerati come “cibi sani” che possono provocare gli stessi effetti… Curiosi di scoprire di quali si tratta? Quali sono gli alimenti che possono inaspettatamente innescare le infiammazioni cerebrali che danneggiano la memoria?

Sul banco degli imputati, accanto a wurstel e salumi, bibite zuccherate e prodotti da microonde, salgono molti cibi che vengono solitamente inseriti nelle diete proteiche, in quelle dimagranti e in quelle sportive. Alimenti che l’opinione pubblica considera spesso “sani” e che difficilmente riusciamo a inquadrare come nemici del nostro organismo.

Al primo posto ci sono i cereali per la prima colazione, come il muesli non integrale o quelli che presentano glasse, aggiunte di zuccheri o altri dolcificanti. Lo stesso si può dire anche per le barrette proteiche, ma anche per molti sostituti vegetali del latte

Bevande sportive ma poco diet

Andando avanti, se gli energy drink sono un nemico facilmente individuabile, lo stesso può dirsi anche per i cosiddetti “sport drink“, ovvero quelle bevande che vedono l’aggiunta di concentrati minerali o zuccherini e che vengono usati come reintegratori dopo l’attività sportiva. Avete presente? Certo che sì!

Infine, bisogna fare molta attenzione anche al pane in busta, che spesso nasconde una lavorazione che non è quella tipica della panificazione. La sua praticità, deve infatti fare il paio con una combinazione di gusto dovuta all’aggiunta di numerosi addititvi come alcol, zuccheri, grassi e conservanti. Sicuri che ne valga sempre la pena?

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