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Avvistata una stella dalla forma unica: scoperta che cambia tutto

Il telescopio spaziale James Webb continua a riservare sorprese su cui gli scienziati sono al lavoro.

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L’ultima scoperta che dallo spazio arriva sulla Terra giunge ancora una volta, attraverso le sofisticatissime lenti del telescopio James Webb. Le immagini più recenti, infatti, non hanno mancato di cogliere di sorpresa gli stessi studiosi che le hanno potuto visionare. L’inquadratura ha catturato anelli concentrici misteriosi e di forma inedita attorno a una stella lontana, per la precisione la WR140 nella costellazione del Cigno, a circa 5600 anni luce da noi.

La stella in questione è particolarmente luminosa ed è circondata da polveri che possono assumere sagome differenti ma mai si era pensato a una conformazione come quella che è stata rilevata ora. “Un’immagine folle”, questo il commento riportato dal Daily Mail pronunciato da uno scienziato che ha descritto gli anelli come “stranamente squadrati”. Di colore rosso, come si può vedere dal post social condiviso su Twitter dalla scienziata Judy Schmidt, tali anelli risultano di difficile spiegazione.

“Non so che cosa sia”, ha twittato Schmidt, “una sorta di nebulosa a spirale attorno alla stella WR140. Di certo ne sapremo di più a breve”. Anche Mark McCaughrean, consulente dell’Agenzia Spaziale Europea e attivo nel gruppo di lavoro che segue il telescopio James Webb, si è detto stupito. In particolare, gli strani anelli rossastri dalla forma sinuosa ma squadrata non sono il risultato della rifrazione delle lenti ma un fenomeno reale attorno al corpo celeste.

Schmidt ha, quindi, avanzato l’ipotesi che si tratti di “gusci formati da gas e polvere”, strutture fisiche probabilmente sviluppatesi a seguito di un’espulsione sulla stella. Al momento, però, le ragioni dell’esatta simmetria a spirale di tali anelli non è chiara e sono necessari ulteriori approfondimenti per far luce su quanto emerso. Definita “rivoluzionaria”, la scoperta sta ovviamente alimentando nuove ricerche e il dibattito scientifico è più aperto che mai. Viene davvero da chiedersi che cos’altro ci riservi lo spazio.

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