Bambino visitato da 17 medici, solo ChatGPT fa la diagnosi giusta

Dopo 17 medici, un bambino trova la diagnosi corretta grazie a ChatGPT. Scopri come l'intelligenza artificiale può cambiare il mondo della medicina.

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Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

Sta facendo moltissimo scalpore la storia di un bambino che, dopo essere stato visto inutilmente da 17 medici, ha visto trovare la diagnosi corretta per i disturbi che lo affliggevano da tre anni grazie a ChatGPT, il famoso chatbot basato sull’intelligenza artificiale e apprendimento automatico sviluppato da OpenAI specializzato nella conversazione con un utente umano. Questa storia tormentata, ma con un lieto fine, svela ancora una volta l’enorme potenziale di questi sistemi di intelligenza artificiale nella diagnosi medica. Ma cosa sarà mai accaduto? Andiamo a scoprire la storia di Alex.

Dopo 17 visite mediche, ChatGPT dà una diagnosi al primo colpo

Tutto è cominciato nel 2020, durante il lockdown. Alex, a quel tempo, aveva appena quattro anni e aveva iniziato a manifestare una serie di disturbi, tra cui dolore cronico e sintomi di varia natura, che la mamma teneva sotto controllo tramite l’utilizzo di antinfiammatori.

Tuttavia, ad un certo punto, il bambino ha iniziato a mostrare anche problemi di masticazione. Di conseguenza, i genitori lo hanno portato dal dentista, convinti che i disturbi potessero dipendere da una carie o da qualche altro problema ai denti. Il dentista, tuttavia, ha consigliato alla coppia di rivolgersi a un ortodontista specializzato in ostruzione delle vie aeree. Una volta da quest’ultimo, è emerso che il palato di Alex era troppo piccolo per la sua bocca e i suoi denti, il che rendeva più difficile la sua respirazione durante la notte. Di conseguenza, è stato posizionato un espansore nel palato del bambino.

Le cose sembravano migliorare ma, ad un certo punto, i genitori di Alex si sono accorti che la crescita del bambino si era arrestata. Così, hanno deciso di portarlo dal pediatra, che ha raccomandato una terapia fisica per riequilibrare il lato destro del corpo con quello sinistro. Nel frattempo, i mal di testa di Alex stavano peggiorando, portando il piccolo da un neurologo che gli ha diagnosticato un’emicrania. Ma poiché Alex soffriva anche di stanchezza, è stato portato anche da un otorinolaringoiatra per indagare sui disturbi del sonno, e successivamente da un fisioterapista che gli ha diagnosticato la “malformazione di Chiari“, una condizione congenita che consiste in difetti strutturali alla base del cranio e del cervelletto, la parte del cervello responsabile tra l’altro del controllo del movimento e di varie funzioni cognitive.

ChatGPT è in grado di fare diagnosi mediche? La storia di Alex

In tre anni, Alex è stato visitato da ben 17 specialisti diversi, nessuno dei quali è stato in grado di fare la diagnosi corretta. Così, la madre, esausta e frustrata, all’inizio del 2023, ha deciso per disperazione di chiedere aiuto a ChatGPT. Ha condiviso con la piattaforma di intelligenza artificiale tutto ciò che sapeva sui sintomi di suo figlio e tutte le informazioni che poteva raccogliere dai suoi esami e dalle sue risonanze magnetiche. Dopo una notte intera passata al computer, ChatGPT ha suggerito una diagnosi di “sindrome del midollo ancorato” conosciuta anche come “spina bifida occulta” o “sindrome da ancoraggio midollare.”

La descrizione fornita dall’intelligenza artificiale ha rispecchiato esattamente la condizione di Alex. La madre ha quindi deciso di rivolgersi a uno specialista per avere conferma. E i risultati delle nuove risonanze magnetiche hanno confermato la diagnosi fatta da ChatGPT.

Dopo la diagnosi, Alex è stato sottoposto a un intervento chirurgico per risolvere la sindrome del midollo ancorato. Attualmente è in fase di convalescenza, ma sta bene.

La madre ha dichiarato di aver condiviso la storia sui media con l’obiettivo di aiutare tutte quelle persone che non riescono a trovare una soluzione o una diagnosi corretta per i propri disturbi.

Rivolgersi a ChatGPT o ad altri chatbot intelligenti può rivelarsi particolarmente utile per i pazienti con condizioni complicate che hanno difficoltà a ottenere una diagnosi, come nel caso di Alex. Tuttavia, è importante ricordare di non affidarsi completamente a questi dispositivi di intelligenza artificiale, che pur essendo straordinari, sono comunque macchine. È importante prenderle come semplici suggerimenti, e cercare sempre la conferma da uno specialista medico.

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