Con la lavapiatti mobile, sagre e feste senza rifiuti di plastica

La lavapiatti mobile è la soluzione più efficiente alla riduzione dell'accumulo di rifiuti di plastica. Sagre e feste di paese saranno finalmente più pulite: ecco come

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Alle sagre e alle feste pubbliche arriva la lavapiatti mobile, che consente di ridurre notevolmente la produzione di rifiuti di plastica. Ad ogni evento cittadino, infatti, si tende a produrre spazzatura sempre di maggiori dimensioni e ciò è dovuto al fatto che il cibo e le bevande vengono offerte in piatti e bicchieri usa-e-getta.

Nonostante siano comodi, il fatto che siano utilizzabili solo una volta comporta un aumento dei rifiuti. Basta pensare ad una qualunque sagra culinaria di paese: al termine della festa le quantità di spazzatura sono ingenti e questo non fa altro che creare sporco nell’ambiente cittadino e generare notevoli costi relativi alla pulizia delle strade. Una delle soluzioni può essere la lavapiatti mobile.

L’innovativo progetto è stato ideato due anni fa da Legambiente Basilicata e ha ricevuto la collaborazione del Parco dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese. Fondamentale alla sua realizzazione è stata anche la co-partnership di Electrolux, una delle aziende più famose ed affermate nel campo della produzione degli elettrodomestici. La lavapiatti mobile presenta tre lavastoviglie, tutte a basso consumo energetico.

Questa loro caratteristica permette non solo di ridurre la produzione di rifiuti di plastica, ma anche gli sprechi. Inoltre è montata su un rimorchio carrabile che la rende particolarmente facile da trasportare nei vari paesi. Le lavapiatti possono pulire quasi mille stoviglie all’ora, permettendo di usare più volte gli stessi piatti e bicchieri in una serata.

L’obiettivo è, infatti, quello di far entrare il cittadino nell’ottica del riutilizzo e non dell’usa-e-getta, decisamente più inquinante. La lavapiatti mobile può essere noleggiata all’occorrenza, rendendo le sagre e le feste più eco-sostenibili. Ma il progetto promosso da Legambiente Basilicata non è l’unico: molte altre regioni si stanno ugualmente mobilitando verso delle alternative più green.

Tra queste c’è il Trentino, dove in un piccolo comune è possibile di noleggiare posate, piatti e bicchieri che vengono lavati e restituiti al termine dell’evento. Un altro esempio è rappresentato dal Friuli-Venezia Giulia ed in particolar modo dalla provincia di Gorizia, dove vengono stanziati dei fondi che servono a promuovere comportamenti particolarmente eco-sostenibili. Questi variano da 500 euro fino ad arrivare a 1150 euro ad evento.

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