Giulio Rapetti Mogol sarà ospite della trasmissione “Che tempo che fa” nella serata di sabato 9 marzo.
Del celebre paroliere, ricordato in particolar modo per il lungo e fortunato sodalizio artistico con il cantante Lucio Battisti (a questa coppia si devono alcuni capolavori della musica italiana come “Un’avventura”, “Emozioni”, “Il mio canto libero”, “Una donna per amico” e “Ancora tu”) si sa praticamente tutto.
Recentemente, inoltre, il suo nome è tornato alla ribalta delle cronache per la sua battaglia, da presidente in carica di Siae, per riservare almeno un terzo della programmazione giornaliera delle radio alla produzione musicale italiana, come da progetto di legge lanciato dal deputato della Lega Alessandro Morelli.
La nostra attenzione, però, è oggi riservata alla moglie di Giulio Rapetti Mogol, Daniela Gimmelli. Nata a Roma, ha una sorella gemella di nome Barbara ed è la figlia di un ingegnere soprannominato Lello l’africano (per le tante opere realizzate proprio in Africa).
In passato, prima di diventare la seconda moglie di Mogol, Daniela Gimmelli è stata insieme per diciassette anni (di cui tre da sposati) a Massimo Modugno, il figlio del grande Domenico.
A ‘Panorama’, la sorella di Daniela, Barbara Gimmelli, ha raccontato il primo incontro tra Mogol e la sua futura seconda moglie, avvenuto al Cet (la scuola per autori e musicisti che lo stesso Mogol ha fondato in Umbria): «Daniela ci andò con Massimo Modugno a cavallo. Giulio, dopo averla conosciuta, confidò a un amico: “Quanto sarei felice di avere una ragazza così”. Era nel destino: adesso sono marito e moglie».
Sempre nel corso della stessa intervista, è stata proprio Daniela Gimmelli, invece, commentando la mitica cavalcata di Mogol e Battisti da Milano a Roma, a rivelare un aneddoto: «Per amore e solo per amore anch’io mi sono fatta Roma-Milano a cavallo con Giulio. Mia sorella era preoccupatissima per quest’avventura e durante le prime tappe ci ha raggiunto ogni sera in auto. In un quarto d’ora percorreva la strada che noi facevamo in un giorno. Ventinove giorni di fatiche, da cui mi sono sottratta solo per partecipare al matrimonio di Barbara e Francesco. Dopo la cerimonia, sono tornata in sella».