Tutti vogliono avere denti più bianchi senza pagare centinaia di euro per sedersi sulla poltrona di un dentista e togliere tartaro e sporcizia rifacendo anche lo smalto: in commercio, come sappiamo per via delle innumerevoli e frequenti pubblicità che ci capita di vedere in tv, esistono moltissimi dentifrici che promettono un’azione sbiancante pressoché immediata. Non è un segreto che questi prodotti specifici vanno per la maggiore, ma quanto sono efficaci e soprattutto a lungo andare quanto fanno bene per i nostri denti?
I fumatori più incalliti – che vanno incontro molto più velocemente ad ingiallimento dentale – potrebbero essere portati a provare prodotti fai da te casalinghi che promettono di far tornare i denti bianchi e splendenti con una sola passata, ma gli esperti raccomandano di vedere sempre prima un dentista se il problema è di grave entità.
Al supermercato si possono trovare dentifrici sbiancanti contenenti un tipo di candeggina delicata chiamata PAP: questa sostanza non è soggetta alle stesse restrizioni del perossido in Europa e effettivamente è ritenuta efficace sul breve periodo. Tuttavia sono ancora in fase di studio le conseguenze a lungo termine dopo aver usato un prodotto comunque ritenuto aggressivo.
Tra i diversi dentifrici che potremmo scegliere, si raccomanda di utilizzare quello con fluoro e quello per denti sensibili per alcuni importantissimi motivi: non sono troppo abrasivi per gengive e lo strato più esterno dei denti.
Al contrario i dentifrici sbiancanti sono considerati molto duri e pericolosi perché in grado di rimuovere progressivamente lo smalto dentale, che – va ricordato – è una patina protettiva contro cibo, liquidi e sbalzi di temperatura nel cavo orale.
Lo smalto è molto delicato per via dell’esiguo spessore pari a 1 mm al massimo e la sua funzione di barriera contro i denti sensibili deve durare tutta la vita. Esistono infine delle mascherine da applicare sull’arco dentale con gel sbiancante dall’effetto prolungato ma più dolce rispetto ai comuni dentifrici sbiancanti.