Dieta, l’esperto condivide quella migliore per perdere peso

Ecco tutti i motivi per i quali la dieta mediterranea è un toccasana anche nel dimagrimento.

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Le settimane più calde dell’anno sono ormai alle porte e la corsa per perdere gli ultimi, ostinati, chiletti accumulati è iniziata. Nonostante allenamenti serrati e regimi alimentari restrittivi, il rischio è quello di non centrare l’obiettivo. E l’errore può insidiarsi in una dieta sbilanciata che non apporta i giusti nutrienti al nostro organismo. La personal trainer americana Jilian Michaels, influencer da oltre un milione di fan solo sul suo profilo Instagram, ha condiviso alcuni preziosi consigli per costruire la dieta migliore per perdere peso.

Le indicazioni dell’esperta sono in piena concordanza con la buona vecchia dieta mediterranea puntando, nello specifico, sulle fibre. La personal trainer, basandosi anche su una serie di sondaggi, evidenzia come tale regime alimentare assicuri tutto il necessario al corpo. Proteine, grassi e carboidrati, infatti, sono garantiti rispetto, invece, ad altre proposte dietetiche che sono carenti in un più dei nutrienti.

E i benefici, poi, sono molteplici per il sistema cardiocircolatorio, per l’apparato intestinale e anche per il cervello. A livello, quindi, di perdita del peso, la dieta mediterranea è preziosa in quanto migliora la sensazione di sazietà, rendendo meno inclini a mangiare troppo soprattutto al di fuori dei pasti. Un pasto corretto, e con porzioni moderate, evita per esempio gli attacchi di fame che ci portano a spizzicare tra spuntini e snack per placare i languorini. Abitudine, questa, che compromette seriamente ogni dieta dimagrante.

I grassi inclusi nella dieta mediterranea, del resto, sono i ‘grassi buoni’ che derivano in particolare dall’olio d’oliva, dalle noci e dai semi. Ottimi anche gli Omega-3 (contenuti in alimenti come salmone, aringhe, sgombri e sardine) e le fibre di frutta e verdura che stimolano il senso di sazietà. D’altra parte, la dieta mediterranea prevede poche porzioni di carni rosse e alimenti trasformati a favore, invece, di proteine e carboidrati di alta qualità che rendono la dieta a basso contenuto infiammatorio.

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