Quella di non dire parolacce è una regola che si insegna ai bambini fin da piccolissimi ma, proprio perché rappresenta un divieto, aumenta la fascinazione di tanti termini dai suoni sgradevoli (come per esempio le doppie zeta). Eppure, pare proprio che l’utilizzo frequente di espressioni accese e colorite possa far bene alla salute. Proprio così. Pronunciate al momento giusto, le imprecazioni più volgari possono trasformarsi in un vero e proprio toccasana per il corpo e per la mente. Non ci credete? A rivelarlo è uno studio accademico.
- Le parolacce danno forza fisica: cosa ha scoperto uno studio
- Il ruolo della disinibizione mentale: perché dire parolacce ci fa essere più forti
- Uno strumento “a costo zero”, ma che va utilizzato con criterio
Le parolacce danno forza fisica: cosa ha scoperto uno studio
Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Ovvero da una ricerca pubblicata sulla rivista della American Psychological Association e intitolata “‘Don’t Hold Back’: Swearing Improves Strength Through State Disinhibition”, in italiano “‘Non trattenerti’: imprecare migliora la forza attraverso la disinibizione dello stato”. Lo studio ha coinvolto circa 200 persone ed è stato condotto da un team internazionale di psicologi.
Ai partecipanti è stato chiesto di svolgere esercizi fisicamente impegnativi, come le flessioni su una sedia, ripetendo a intervalli regolari una parolaccia oppure una parola neutra. Il risultato è stato sorprendente: chi pronunciava parolacce riusciva a sostenere lo sforzo più a lungo, mostrando una maggiore resistenza e una migliore tenuta fisica rispetto a chi usava termini neutri.
Inoltre, pronunciare una parolaccia è riuscito anche a fare in modo che calasse la possibilità di distrarsi di coloro che, durante l’esercizio, sono stati sottoposti a stimoli esterni irrilevanti che avrebbero potuto far calare la prestazione fisica.
Il ruolo della disinibizione mentale: perché dire parolacce ci fa essere più forti
Secondo i ricercatori, il segreto non sta tanto nella parolaccia in sé, ma nello stato mentale che essa induce. Dire una parola considerata “proibita” favorisce infatti una forma di disinibizione psicologica, riducendo autocontrollo e freni interiori. Si tratta di un meccanismo che sembra essere in grado di riuscire ad aumentare la concentrazione, la fiducia in se stessi e la capacità di ignorare il disagio fisico. In pratica, il cervello smette di trattenersi e permette al corpo di esprimere una forza che normalmente resta in parte inutilizzata.
Oltre alle prestazioni fisiche, lo studio ha analizzato anche le reazioni emotive dei partecipanti alla ricerca. Coloro che pronunciavano parolacce durante l’esercizio si dichiaravano più coinvolti, meno distratti e più sicuri di sé. Parametri come ansia somatica e tensione risultavano ridotti, mentre aumentava la sensazione di controllo della situazione. Un insieme di fattori che suggerisce che il linguaggio volgare possa funzionare come una sorta di valvola di sfogo emotiva, capace di rendere più gestibile lo stress legato a una prova impegnativa.
Uno strumento “a costo zero”, ma che va utilizzato con criterio
Gli autori dello studio sottolineano che le parolacce non sono una pozione magica né una giustificazione per usarle ovunque. Tuttavia, in alcuni contesti specifici – come una sfida fisica, un momento di forte pressione o una situazione fuori dalla comfort zone – possono diventare uno strumento semplice, immediato e privo di effetti collaterali. Un aiuto “a basso costo”, come lo definiscono i ricercatori, che potrebbe spiegare perché imprecare è così comune nei momenti di sforzo intenso, dallo sport alle situazioni di emergenza.