Non dite bugie: a meno che non abbiate cinque anni, anche voi adorate passare le ore sotto la doccia. Ecco spiegato perché.
Fare la doccia è un momento bellissimo. È sotto lo scroscio dell’acqua che ci iniziamo a sentire più puliti e rinfrescati. Soprattutto la mattina, o dopo una stressante giornata di lavoro, fare la doccia può diventare la cosa più rilassante del mondo. Arriviamo quasi a bramarla negli attimi più impensabili: ma perché le persone hanno questo amore per l’acqua? Su Tumblr è nata una discussione tra utenti e uno di loro ha fornito una spiegazione a dir poco originale sul perché la doccia – e l’acqua in generale – trasmetta questa sensazione di pace e relax al corpo umano. E no, la sua teoria non ha decisamente nulla di scientifico.
Secondo quanto spiegato su Tumblr, gli esseri umani avrebbero questo particolare amore per l’acqua grazie a una caratteristica tipica dei mammiferi, quella di doversi immergere. I nostri antenati anfibi (sì, l’ha detto sul serio) usavano questo meccanismo per rallentare il battito cardiaco e abbassare la temperatura corporea in modo da consumare meno calorie mentre dovevano nuotare. Fa sentire più sicuri perché i predatori hanno più difficoltà a catturarti in acqua rispetto che alla terraferma. Abbiamo ancora la memoria dei pesci.
Bene ma non benissimo, insomma. Sempre secondo l’utente, questo meccanismo anfibio ancestrale si attiverebbe non appena il nostro corpo entra in contatto con l’acqua. Peccato non avere le branchie, altrimenti avremmo fatto delle belle passeggiate insieme ad Ariel e Flounders nell’oceano.
In realtà il riflesso di immersione esiste ed è un insieme di reazioni sul sistema cardiovascolare e respiratorio che hanno luogo in tutti i mammiferi, soprattutto quelli marini. Al momento dell’immersione, infatti, si riduce il consumo di ossigeno nell’organismo. È un riflesso molto sviluppato nei cetacei e anche nell’uomo. Il riflesso di immersione viene spesso usato come fondamento di supporto alla teoria dell’origine acquatica dell’uomo. Secondo questa ipotesi, l’uomo deriverebbe dalla scimmia acquatica, un animale che sarebbe vissuto negli habitat fluviali prima di tornare alla savana. Questa teoria non è mai stata supportata da alcun ritrovamento o fondamento scientifico.