C’è Emanuele Cerullo dietro l’identità di Liberato? In queste ore non si fa altro che parlare dello scrittore di Scampia intervistato questa mattina da Radio Marte, ai microfoni di Gianni Simioli. Nel corso della chiacchierata avvenuta durante la trasmissione La Radiazza, Cerullo ha parlato anche del misterioso producer, dimostrando una inconsueta indecisione e facendosi scappare – forse – una frase di troppo. Non a caso da diversi minuti la sua pagina Facebook è stata invasa da commenti di ogni tipo dei fan di Liberato, come potete vedere sopra.
“Sei tu liberato?” esordisce Gianni Simioli in onda su Radio Marte. “Chi te l’ha detto? – controbatte Cerullo -. I giornali l’hanno detto?”. Gianni Simioli fa poi riferimento ad un video comparso sulla fanpage Video Rap Italia, che mette a confronto alcuni testi dello scrittore con quello del producer misterioso. “Gianni facciamo così, vediamoci. Vengo da te in trasmissione e ti racconto tutto.” ha concluso lo scrittore.
Classe 1993, Emanuele Cerullo è cresciuto a Scampia, uno dei quartieri più famosi di Napoli, e nei suoi versi parla di coraggio, riscatto e voglia di libertà. Il successo per lui è arrivato molto presto, quando aveva solamente 13 anni, e ha pubblicato “Il coraggio di essere libero”, una strepitosa raccolta di poesie. La sua seconda opera è “Il ventre di Scampia” un racconto in versi che svela i segreti della periferia, la speranza e i sogni di chi ci vive.
Tutto è iniziato quasi per caso. Era ancora a scuola quando i professori decisero di fargli una sorpresa, pubblicando in una libreria del Vomero il suo primo scritto. Da allora Emanuele Cerullo è diventato una vera celebrità a Napoli, grazie alle sue splendide poesie, che passano di mano in mano, provocando stupore, commozione e ispirando tantissime persone.
Secondo tanti sarebbe proprio lui, che definiva i suoi lavori “canzoni” e che aveva come idolo Eminem, il misterioso Liberato. Per altri invece Emanuele Cerullo avrebbe solamente scritto i testi per l’artista, collaborando con lui. Un rebus, quello di Liberato, che ancora nessuno è riuscito a risolvere. Le ipotesi fatte sino ad oggi sono tante, ma le conferme non sono mai arrivate. Prima si era ipotizzato si trattasse di una crew di rapper, poi che dietro questo nome ci fosse Livio Cori, autore di “Non c’è fretta”.
In effetti gli indizi che portano verso il poeta napoletano sono diversi. Prima di tutto la presenza della rosa, simbolo di Liberato, che spunta ovunque sul blog personale di Cerullo, ma anche il tema della libertà. Inoltre in tanti hanno trovato una forte somiglianza fra i suoi testi e quello del misterioso producer.
Emanuele Cerullo risponderà ai suoi fan sui social oppure il mistero di Liberato non è ancora risolto?