Gli otto alimenti da mangiare per una vecchiaia senza malattie

Un nuovo studio ha individuato otto alimenti che possono aiutare a proteggere le donne dalle malattie mentre invecchiano

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Come è appurato da molti studi, le donne vivono più a lungo degli uomini, col 57% di esse rispetto al 43% degli uomini ad avere più di 65 anni. La vecchiaia, però, porta il sesso femminile ad ammalarsi di più: sono loro, infatti, ad avere un tasso di malattie più elevato rispetto al sesso maschile.

Questa tendenza potrebbe rallentare grazie a otto alimenti speciali in grado di ridurre la loro esposizione alle malattie: a questa conclusione sono giunti i ricercatori in un nuovo studio pubblicato sulla rivista Nutritional Neuroscience.

Secondo la ricerca, una dieta ricca di  carotenoidi pigmentati come patate dolci, cavoli, spinaci, anguria, peperoni, pomodori, arance e carote può aiutare a proteggere il corpo dalle malattie.

Questi frutti e verdure dai colori vivaci sono particolarmente importanti nella prevenzione della perdita visiva e cognitiva.

Billy R. Hammond, professore al Franklin College dell’UGA del programma di scienze comportamentali e del cervello del dipartimento di psicologia delle arti e delle scienze e coautore dello studio ha spiegato cosa troviamo alla base della ricerca: “L’idea è che gli uomini contraggono molte delle malattie che tendono a ucciderti, ma le donne contraggono quelle malattie meno spesso o più tardi, quindi perseverano ma con malattie che sono debilitanti”.

“Di tutti i casi esistenti di degenerazione maculare e demenza nel mondo, due terzi sono donne: queste malattie che le donne soffrono da anni sono proprio quelle più suscettibili di prevenzione attraverso lo stile di vita”, ha spiegato ancora.

Lo studio, che ha esaminato e analizzato i dati di studi precedenti, ha indagato diverse condizioni degenerative, dalle malattie autoimmuni alla demenza che, anche controllando le differenze di durata della vita, le donne sperimentano a tassi molto più elevati rispetto agli uomini.

“Se prendi tutte le malattie autoimmuni collettivamente, le donne rappresentano quasi l’80 percento. Quindi, a causa di questa vulnerabilità, collegata direttamente alla biologia, le donne hanno bisogno di cure preventive extra”.

Le donne hanno in media più grasso degli uomini e questa condizione le aiuta ad immagazzinare meglio vitamine e minerali (soprattutto durante la gravidanza), che vengono sottratte però a retina e cervello: per questo sono loro ad essere più colpite da demenza o problemi agli occhi.

L’assunzione dietetica di carotenoidi pigmentati agisce come antiossidante per l’uomo. Due carotenoidi specifici, la luteina e la zeaxantina, si trovano in tessuti specifici dell’occhio e del cervello e hanno dimostrato di migliorare direttamente la degenerazione del sistema nervoso centrale.

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