Il Codice della Strada è stato recentemente aggiornato con una serie di modifiche significative che puntano ad aumentare la sicurezza sulle strade italiane. A partire da dicembre, infatti, sono entrate in vigore nuove regole più severe per chi si mette al volante.
Tra queste disposizioni, ce n’è una che ha subito generato stupore e polemiche: la multa da 1.000 euro per chi viene sorpreso a guidare con una sola mano. Una norma che, almeno in apparenza, sembra eccessiva e poco realistica, ma che in realtà nasconde un significato più preciso.
- Guidare con una mano: cosa dice davvero la legge
- Perché è stata introdotta questa norma
- Le polemiche degli automobilisti
- Cosa rischia chi non rispetta la norma
- Sicurezza o eccesso di severità?
Guidare con una mano: cosa dice davvero la legge
Nonostante le prime notizie abbiano lasciato intendere che da ora in poi sarà vietato guidare con una mano sola, la verità è leggermente diversa. La sanzione da 1.000 euro non scatta per il semplice fatto di tenere una mano staccata dal volante, ma solo se quella mano è utilizzata in attività pericolose e vietate dal Codice della Strada.
In particolare, la multa è prevista per chi guida:
– utilizzando il telefono cellulare senza vivavoce o supporto;
– fumando e quindi sottraendo attenzione e prontezza ai comandi;
– mangiando o bevendo durante la guida;
– svolgendo gesti che riducono in modo evidente il controllo del veicolo.
Quindi, non è punita la posizione delle mani in sé, ma l’azione che ne consegue.
Perché è stata introdotta questa norma
L’obiettivo della norma è chiaro: limitare le distrazioni e garantire che il conducente sia sempre pronto a reagire a un imprevisto. Tenere entrambe le mani sul volante non è soltanto una regola di prudenza, ma un comportamento che può fare la differenza in caso di frenata improvvisa, ostacolo sulla carreggiata o perdita di aderenza del veicolo.
Le autorità spiegano che molte delle abitudini quotidiane degli automobilisti – come rispondere velocemente a un messaggio o fumare una sigaretta – possono sembrare innocue, ma in realtà riducono drasticamente la concentrazione e aumentano il rischio di incidenti.
Le polemiche degli automobilisti
Nonostante le buone intenzioni, la norma ha suscitato forti critiche. Molti automobilisti la considerano l’ennesima “stretta” che penalizza pratiche comuni al volante, sostenendo che le nuove regole siano diventate fin troppo severe.
Secondo alcuni, il rischio è che la misura venga percepita come un modo per “fare cassa” con le multe piuttosto che come un reale strumento di sicurezza. Altri ancora fanno notare come, nella realtà quotidiana, sia difficile mantenere sempre entrambe le mani sul volante, soprattutto nei percorsi urbani a bassa velocità, dove è comune spostare una mano per azionare i comandi dell’auto o semplicemente per assumere una posizione più comoda.
Cosa rischia chi non rispetta la norma
La sanzione prevista è tutt’altro che simbolica: fino a 1.000 euro di multa per chi viene sorpreso a guidare in maniera scorretta. Oltre alla sanzione economica, il conducente può subire anche una decurtazione dei punti dalla patente, rendendo la violazione ancora più pesante.
Il messaggio, dunque, è chiaro: le mani devono essere sempre libere e pronte a garantire il pieno controllo del veicolo.
Sicurezza o eccesso di severità?
Il dibattito resta aperto. Da una parte c’è la necessità di garantire una maggiore sicurezza sulle strade, soprattutto considerando il numero crescente di incidenti causati da uso improprio del cellulare e da distrazioni al volante. Dall’altra, molti si chiedono se non si stia andando troppo oltre, arrivando a sanzionare anche comportamenti che, in alcuni contesti, possono essere del tutto innocui.