Per tanto tempo, sappiamo bene che Elon Musk è rimasto saldamente al primo posto tra gli uomini più ricchi del pianeta. Ma negli ultimi tempi lo scenario è cambiato improvvisamente: a scalzarlo dalla vetta è stato Larry Ellison, 81 anni, co-fondatore di Oracle, che in un solo giorno ha visto crescere la sua fortuna personale di 100 miliardi di dollari. Un record assoluto che ha stupito i mercati e che segna un nuovo capitolo nella corsa tra i giganti della tecnologia globale.
- Il suo patrimonio vola a 393 miliardi
- Oracle, il colosso dei database e del cloud
- Il legame con Donald Trump e il progetto Stargate
- L’aneddoto del Concorde: uno sguardo sullo stile Ellison
- La vita di Larry Ellison tra business, vela e tecnologia
- Un sorpasso che pesa anche sul piano politico
Il suo patrimonio vola a 393 miliardi
L’ascesa di Ellison è stata rapida e sorprendente. Grazie ai risultati trimestrali di Oracle, che hanno superato ogni previsione, il titolo della società ha registrato un balzo del 41% in poche ore. Questa impennata ha fatto schizzare il suo patrimonio personale a 393 miliardi di dollari, superando Musk, fermo a circa 385 miliardi secondo il Bloomberg Billionaires Index. Si tratta del più grande incremento giornaliero mai registrato nella storia dell’indice: un sorpasso che resterà negli annali di Wall Street.
Oracle, il colosso dei database e del cloud
Ellison è uno dei fondatori di Oracle, azienda nata nel 1977 e oggi tra i leader mondiali nel settore dei database e delle infrastrutture cloud. Ancora oggi possiede oltre il 40% delle azioni della società, che rappresentano la parte più consistente del suo patrimonio. Negli ultimi mesi Oracle ha saputo conquistare nuovi mercati grazie a un forte incremento delle prenotazioni e a prospettive di crescita legate all’intelligenza artificiale e ai servizi per la difesa.
La società ha recentemente lanciato l’Oracle Defense Ecosystem, un progetto che punta a facilitare l’accesso delle aziende tecnologiche al mercato del Pentagono, aprendo nuove opportunità in settori finora riservati a pochi colossi. L’obiettivo è chiaro: fornire alle forze armate statunitensi strumenti avanzati basati sull’intelligenza artificiale e sul cloud computing.
Il legame con Donald Trump e il progetto Stargate
Un altro elemento chiave dietro la crescita vertiginosa di Ellison è la sua vicinanza con l’amministrazione Trump. A gennaio, dalla Roosevelt Room della Casa Bianca, l’ex presidente ha presentato il Project Stargate, un maxi piano da 500 miliardi di dollari che coinvolge Oracle, OpenAI, SoftBank e un fondo sovrano degli Emirati Arabi. L’iniziativa punta a costruire enormi data center e infrastrutture di calcolo per consolidare la leadership americana nell’intelligenza artificiale.
Secondo gli analisti, l’inclusione di Oracle nel progetto ha contribuito ad accrescere la fiducia degli investitori, spingendo le azioni a livelli mai visti.
L’aneddoto del Concorde: uno sguardo sullo stile Ellison
Tra gli episodi che meglio raccontano l’ambizione di Larry Ellison ce n’è uno diventato quasi leggenda nella Silicon Valley. Alla fine degli anni ’80, quando Oracle stava iniziando a emergere come uno dei nomi più interessanti del software enterprise, Ellison decise di noleggiare un Concorde con un obiettivo ben preciso: far conoscere il suo database Oracle Six in tutto il mondo in modo rapido, spettacolare e impossibile da ignorare.
Il velivolo, simbolo di velocità e lusso estremo, divenne così per qualche tempo un vero e proprio biglietto da visita volante dell’azienda. L’interno dell’aereo, con menù gourmet e comfort da prima classe, era parte integrante della strategia di impressionare investitori e potenziali partner. A distanza di decenni, quell’episodio viene ancora citato come dimostrazione di come Ellison abbia sempre puntato al massimo, sia nel business sia nello stile personale.
La vita di Larry Ellison tra business, vela e tecnologia
Larry Ellison non è solo un magnate della tecnologia, ma anche un personaggio eclettico. Nato nel 1944 nel Bronx da madre single, fu adottato da una coppia di parenti e prese il cognome “Ellison” in onore di Ellis Island, la porta d’ingresso degli immigrati negli Stati Uniti. Dopo aver lasciato il college, imparò a programmare da autodidatta e iniziò la sua carriera sviluppando software per aziende governative.
Tra i suoi primi successi c’è la realizzazione di un database relazionale per la CIA, nome in codice “Oracle”: da qui la nascita della società che lo avrebbe reso miliardario. Negli anni, Ellison ha investito in diversi settori, entrando anche nei consigli di amministrazione di Apple e Tesla, oltre a essere stato tra i primi finanziatori di OpenAI.
Fuori dagli affari, è un appassionato velista: ha guidato l’Oracle Team USA alla vittoria dell’America’s Cup nel 2010 e nel 2013, e ha lanciato il circuito SailGP per rendere questo sport più popolare e mediatico.
Musk in difficoltà.
Un sorpasso che pesa anche sul piano politico
Il confronto tra Larry Ellison ed Elon Musk non riguarda solo il patrimonio, ma riflette due visioni molto diverse della tecnologia americana. Negli ultimi mesi, Musk è stato spesso al centro delle cronache per le sue posizioni politiche. Una scelta che ha polarizzato l’opinione pubblica e, secondo alcuni analisti, ha contribuito a introduire nuove incertezze attorno alle sue aziende, in particolare Tesla.
Ellison, al contrario, pur avendo rapporti solidi con il mondo politico, si è sempre mosso con maggiore discrezione, lasciando parlare i risultati finanziari di Oracle. È questo mix di strategia, riservatezza e crescita reale che lo sta riportando stabilmente verso la vetta dei patrimoni mondiali, in alcuni momenti superando perfino Musk.
Se negli anni Ottanta l’immagine di Ellison sul Concorde poteva sembrare un eccesso da miliardario visionario, oggi appare come il preludio di una filosofia rimasta intatta: investire in grande, senza paura di osare.
Quell’approccio, unito a decenni di leadership nell’ambito dei database e ora del cloud, lo ha portato a diventare uno degli uomini più ricchi e influenti del pianeta. E mentre il valore delle sue azioni continua a crescere, l’obiettivo sembra chiaro: ampliare ulteriormente il suo impero e consolidare una posizione che, per molti analisti, potrebbe presto renderlo in modo stabile l’uomo più ricco del mondo.