Fonte: 123RF

Il gelato che cura il mal di testa? La verità sulla notizia virale del 'paracetamol ice cream'

È vero che esiste un gelato che cura febbre e mal di testa? Spoiler: no. Ma la storia virale del gelato al paracetamolo è tutta da scoprire.

Pubblicato:

Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

Vi piacerebbe mangiare un gelato che fa passare il mal di testa e combattesse i sintomi della febbre agendo come una medicina? Siamo al livello successivo rispetto ai gustosi “sciroppi alla fragola” di quando eravamo bambini, specie dopo che i media di tutto il mondo hanno diffuso quella che sembra essere la notizia del secolo. Il web, infatti, da qualche giorno è stato travolto dal clamore che circonda la nascita del “paracetamol ice cream”, il gelato al paracetamolo che pare aver fatto il miracolo di unire le proprietà del celebre medicinale al gusto. Dietro la viralità della notizia, però, si nasconde una verità. Che, è il caso di dirlo, vi farà rimanere freddi.

Il gelato al paracetamolo: esiste davvero (ma in realtà non esiste)

Andiamo con ordine e partiamo dal principio. O, meglio, partiamo dai Paesi Bassi. È da qui che è partita un’immagine diventata virale sul web: una coppetta di gelato con l’etichetta Paracetamol Ice Cream.

La foto, in verità, risale al 2016 ma è recentemente tornata in voga e ha cominciato a circolare sui social come se fosse l’ultima novità. E tanti ci hanno creduto, credendo all’esistenza di questo prodotto che – quanto meno – sembra poter riuscire a farci meglio andar giù le medicine che prendiamo quando ci sentiamo male.

Si trattava, in verità, di un esperimento artistico che 9 anni fa una pasticceria neerlandese, la Nagelkerke, volle tentare durante le festività di carnevale, al fine di provocare il pubblico. Il gelato in questione – a dire la verità – fu realizzato ma non fu nemmeno mai destinato al consumo. Al punto che le autorità sanitarie dei Paesi Bassi ne ordinarono subito la rimozione, per evitare rischi di imitazioni pericolose.

Il brevetto sul gelato al paracetamolo esiste davvero

Se però si vanno a consultare gli archivi dell’Ufficio Europeo dei Brevetti, si scopre che il “gelato al paracetamolo” è stato brevettato nel lontano 2001 come “gelato farmaceutico” volto a rendere più gradevole l’assunzione di antipiretici, come il paracetamolo, soprattutto per i bambini.

Si trattava tuttavia di una formulazione teorica, mai sviluppata commercialmente. E alla quale non era stato accompagnato nessun test clinico, nessuna approvazione, nessun gelato “curativo” sugli scaffali. L’obiettivo del brevetto era più sperimentale che concreto, e di fatto è rimasto chiuso nei cassetti della ricerca.

La notizia virale, quindi, non è altro che una bufala rapidamente diffusosi sui social, sebbene mantenga un fondo di verità che è stata del tutto decontestualizzata.

Anche perché, pur volendo realizzare un prodotto del genere, le barriere scientifiche e normative sono altissime. Per inserire un principio attivo in un alimento serve un controllo rigoroso: il dosaggio deve essere preciso, la distribuzione omogenea e la conservazione sicura. Ogni variazione nella temperatura o negli ingredienti potrebbe alterare la stabilità del farmaco.

Per questo motivo, nessun gelato al paracetamolo potrebbe essere venduto come semplice alimento, ma – se pure venisse prodotto – andrebbe classificato a tutti gli effetti come medicinale, con tanto di autorizzazione sanitaria e prove cliniche.

Al di là della bufala, resta comunque interessante l’idea che la ricerca farmaceutica stia esplorando nuove forme di somministrazione, più accessibili e meno sgradevoli, soprattutto per i pazienti pediatrici!

più popolari su facebook nelle ultime 24 ore

vedi tutti