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Come un mare "magico" è diventato la principale attrazione turistica delle Maldive

I segreti del plancton bioluminescente: come e dove cercare la "galassia" che illumina le acque notturne

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

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Un mare dall’aspetto “magico”, che luccica intensamente nella notte? Non è una fiaba, e neanche l’introduzione di un film di fantascienza, ma è diventato realmente una delle principali attrazioni turistiche delle stupende Maldive nell’Oceano Indiano. Conosciuto come il “mare magico”, si tratta in verità di minuscoli turbinii di luce simili a una galassia che luccicano nell’acqua, affascinando i viaggiatori di tutto il mondo. Tuttavia, c’è un piccolo mistero sulla sua esatta posizione, che è anche la chiave per comprendere questo fenomeno straordinario.

La verità dietro lo splendore

Il “mare magico” non si trova una zona di mare specifica o comunque in una località fissa. Questa abbagliante manifestazione luminosa è, in realtà, creata da miliardi di minuscole creature viventi: il plancton bioluminescente che galleggia nelle secche. Alcuni tipi di plancton hanno la capacità di emettere luce in risposta a un movimento o alla presenza di un predatore, creando un’incredibile illuminazione naturale nell’acqua.

Lauren Arthur, biologa marina e presentatrice televisiva, ha spiegato alla BBC che quando i visitatori chiedono di vedere il “mare magico”, stanno in realtà chiedendo di assistere a una reazione chimica, quella del plancton bioluminescente. Il plancton, infatti, può essere localizzato ovunque, ed è per questo che il fenomeno non è legato a un luogo prestabilito. “Non esiste un posto specifico per trovare il plancton bioluminescente. Si può trovare ovunque alle Maldive, o anche in qualsiasi parte del mondo dove si trova plancton, persino nel Regno Unito”, ha aggiunto la dottoressa Arthur.

Consigli per aumentare le probabilità di avvistamento

Nonostante l’imprevedibilità del fenomeno, i viaggiatori che sperano di assistere al luccichio alle Maldive possono seguire alcuni suggerimenti per aumentare le loro possibilità di poterle vedere e sperimentare dal vivo.

La biologa marina suggerisce che il modo migliore per vederlo è di entrare in acqua quando è densa di plancton e fare snorkeling nel cuore della notte, quando non c’è la luce del sole ad illuminare le acque cristalline maldiviane. È considerata una delle esperienze più emozionanti che si possano fare. Una volta in acqua, è consigliato di muoversi per disturbare il plancton ed innescare il rilascio dei suoi raggi luminescenti, evitando però di usare torce per illuminare l’acqua stessa.

Un ulteriore consiglio riguarda il periodo di visita: la dottoressa Arthur raccomanda di recarsi alle Maldive tra aprile e ottobre, durante il monsone di sud-ovest. In questo periodo, le correnti spingono grandi raggruppamenti di plancton verso la parte nord-orientale del Paese.

Vaadhoo Island: un luogo popolare

Sebbene non ci sia una garanzia assoluta, Vaadhoo Island è nota per essere un punto popolare per chi spera di scorgere il “mare magico”. Questa piccola isola delle Maldive, infatti, attira spesso viaggiatori che passano una giornata in gita con la speranza di poter ammirare il fenomeno naturale. Tuttavia, è fondamentale notare che il “mare magico” non è un appuntamento fisso e non è sempre visibile, quindi occorre una buona dose di fortuna. E pazienza. La sua natura effimera e legata alla biologia marina lo rende un evento raro, ma proprio per questo, se avvistato, incredibilmente prezioso e indimenticabile.

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