Il paradosso delle tre carte: riesci a indovinare? Il 78% sbaglia

Il paradosso delle tre carte è molto famoso, ma la soluzione è a dir poco controintuitiva… E infatti quasi tutti sbagliano: ecco la soluzione corretta

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Nel 1950 Warren Weaver inventò il cosiddetto paradosso delle tre carte che recitava così:

«Giochiamo con tre carte. Una è bianca su entrambi i lati, una è rossa su entrambi i lati e una è bianca da un lato e rossa dall’altro. Ogni carta è nascosta in una scatoletta nera. Il giocatore sceglie una delle tre scatolette, estrae la carta e la posa sul tavolo in modo che sia visibile un solo lato. Supponiamo che il lato che si vede sia bianco. Il conduttore propone al giocatore di scommettere alla pari che è bianco anche l’altro lato della carta (se è bianco vince il conduttore, se è rosso vince il giocatore). Conviene al giocatore accettare la scommessa? Perché?»

Questo quiz matematico è tornato di moda negli ultimi tempi anche sui social con i dovuti cambiamenti, ma la sostanza è quella: «Abbiamo una busta con tre carte. Una carta ha entrambi i lati bianchi, una entrambi neri e una uno bianco e uno nero. Estraggo una carta e guardo solo un lato. È bianco. Che probabilità ha anche l’altro lato di essere bianco

La maggior parte di noi sarebbe portato a dire che le probabilità sono 1 / 2 (cioè del 50%) tuttavia la risposta è sbagliata… Anche se sembra la più logica, il 78% di chi ci ha provato ha dato la soluzione sbagliata.

Come dimostra il Teorema di Bayes e come aiuta una tabella con tutte le possibili combinazioni, sapendo che il lato visibile è bianco, ci troviamo in uno dei seguenti tre casi:

Carta 1: Lato visibile Bianco (fronte) e lato non visibile Bianco (retro);

Carta 1: Lato visibile Bianco (retro) e lato non visibile Bianco (fronte);

Carta 3: Lato visibile Bianco, lato non visibile Nero.

Come vediamo, in 2 casi su 3 il lato non visibile è bianco, quindi la probabilità è del 66,6%.

Questo paradosso ci illumina sul fatto che non sempre la risposta più immediata, quella dettata dall’intuito e dall’istinto, risulta essere giusta: molto meglio è prendere carta e penna e far di conto… Se poi conoscete a menadito il teorema di Bayes, allora risolverete il quiz in quattro e quattr’otto.

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