Colorati, divertenti, semplicemente unici: i Teletubbies sono stati delle star nella tv degli anni Novanta. Chiunque all’epoca era un bambino li ricorda bene: sempre allegri e chiacchieroni, ci hanno tenuto compagnia in lunghi pomeriggi ed intense mattinate.
In quegli anni erano ovunque: in tv alle sette del mattino, nelle videocassette che vendevano nei supermercati e sotto forma di pupazzi negli scaffali dei negozi con il prezzo ancora in lire. La serie televisiva creata dalla BBC andò in onda sino al 2001, ma ebbe un impatto straordinario sulle generazioni a venire.
Chi all’epoca era adulto, chi era un bambino, chi li ha visti solamente di sfuggita e chi non si è perso un episodio: i Teletubbies hanno toccato, più o meno, la vita di milioni di persone.
I protagonisti della serie creata in età prescolare ha come protagonisti 4 Teletubbie: Tinky Winky, di colore viola, Dipsy, verde, Laa-Laa, giallo, e Po, rosso. Vivono a Teletubbylandia, fra prati, colline verdi, fiori e una grande pace. Un posto rilassante in cui ogni bambino può entrare in qualche modo in contatto con la natura.
Detestati da molti adulti, accusati di assurdità, di nascondere messaggi subliminali e di confondere le idee dei bambini: i Teletubbies sono stati per molti i compagni di un’infanzia. Fra i primi cartoni a raccontare la diversità e l’uguaglianza, rendendo “normale” ciò che per gli adulti spesso non lo è.
Pensiamo ad esempio alla borsetta rossa di Tinky Winky, che per anni è stata al centro di accesi dibattiti perché considerata un chiaro richiamo all’omosessualità (il personaggio era un maschio) o al colore giallo di LaaLaa, che richiamava le origini asiatiche, ma anche alle difficoltà di Po nel linguaggio.
Senza che ce ne accorgessimo e senza che lo volessimo, i Teletubbies hanno cambiato il nostro modo di vedere il mondo. Ci hanno spinto ad accettare gli altri senza riserve, promuovendo la diversità e aiutandoci a diventare migliori. Per questo, nonostante tutto, li amiamo!