Uno dei momenti che possono generare imbarazzo quando si è al ristorante arriva al momento di pagare il conto. Dobbiamo o meno lasciare la mancia? E di quanto? Per prima cosa occorre chiarire che la norma varia da Paese a Paese ma esistono alcune regole valide ovunque. Per esempio, se vogliamo aggiungere un extra al pagamento del conto la scelta migliore sono i contanti. Nulla ci vieta di chiedere di saldare con carta di credito o bancomat, ma la mancia viene più comodamente divisa tra i dipendenti se in denaro liquido.

Per buon gusto, poi, evitiamo di lasciare i centesimi: una mancia fatta di monetine da 1, 2 o 5 centesimi non è mai particolarmente gradita. L’effetto, infatti, è più quello di uno svuota tasche che di una mancia vera e propria. Teniamo presente, inoltre, che il galateo non impone alcuna mancia né tantomeno, almeno in Italia, alcuno può imporci di lasciarla a fine pasto.

D’altra parte, oggi è ritenuto scortese alzarsi da tavola senza aver aggiunto qualche euro al conto. Resta, però, accettabile come forma di ‘lamentela’ per un servizio scarso o non gradito. Quando, invece, si è apprezzato il tempo trascorso a tavola, è educato lasciare una mancia proprio in segno di soddisfazione.

Anche in tal caso non c’è una norma precisa sull’ammontare dell’extra, ma in media si può calcolare un’aggiunta del 5% o del 10% sul conto al cameriere che ci ha seguito. Tale somma potrà, poi, essere eventualmente spartita tra i vari dipendenti in sala. Ma come lasciare la mancia? L’eleganza vorrebbe che lasciassimo il denaro nel piattino sui ci è stato consegnato il conto, insieme alle banconote o allo scontrino della carta di credito firmato.

Se non c’è il piattino, si può optare per il tavolo, magari sotto il bicchiere in modo che non voli via. Queste indicazioni valgono per i ristoranti in Italia e nella maggior parte delle nazioni d’Europa come Francia, Spagna e Portogallo. Fa eccezione la Gran Bretagna che segnala già nel conto il costo del servizio.