Mangi l'uva prima di dormire? Stai sbagliando

L'uva è un frutto benefico e delizioso, ma ha anche alcune controindicazioni, soprattutto se mangiata prima di dormire

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L’uva è un frutto delizioso, tipico della stagione autunnale ma che si trova sugli scaffali dell’ortofrutta praticamente tutto l’anno: esiste in moltissime varietà, tutte molto belle a vedersi e altrettanto buone da mangiare.

Quando si sceglie l’uva è importante verificare che gli acini siano sodi, ben attaccati al raspo e abbiano una leggera patina bianca, indice di freschezza, e conservarla poi in un luogo il più possibile fresco (ma non in frigorifero).

L’uva ha molte caratteristiche ottime per il nostro corpo: è ricca di fibre, sali minerali e vitamine, oltre che di flavonoidi, importanti antiossidanti che rallentano l’invecchiamento cellulare e contrastano l’azione dei radicali liberi. E’ un frutto ricco di acqua ma anche di zuccheri, il che non la rende propriamente amica di chi deve stare attento all’indice glicemico degli alimenti…

Il problema quindi riguarda sia chi è in sovrappeso che chi soffre di glicemia alta: il consumo di uva in questi casi non va certo eliminato, ma soltanto ridotto nelle porzioni e magari posizionato lontano dai pasti, in modo da non “caricare” eccessivamente l’organismo di zuccheri. Anche perchè l’uva, come molti altri generi di frutta piccola e rotonda, invita a prendere un acino dopo l’altro, senza rendersi effettivamente conto di quanta se ne sta consumando.

C’è però un momento particolare della giornata in cui non è consigliato mangiare l’uva: la sera prima di andare a letto. Il suo alto contenuto di zuccheri lo rende infatti un alimento “energizzante”, non adatto ad essere consumato prima del riposo notturno, quando non potranno essere smaltiti in alcun modo.

Inoltre l’uva non è consigliata alle donne incinte prima del riposo notturno perchè gli zuccheri potrebbero portare anche il feto ad essere irrequieto e ad agitarsi di notte. Infine, per chi soffre di problemi intestinali, il consumo di uva va ridotto in ogni caso, sia di notte che di giorno: il suo potere lassativo potrebbe infatti causare crampi, diarrea e flautolenza.

 

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