La differenza tra vino rosso e vino bianco che forse non conosci

La differenza fra vino bianco e rosso non sta solo nel colore: ecco alcune curiosità (e falsi miti) sulle due tipologie di vino più conosciute

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Se siete amanti del vino, ma non esperti, per voi la differenza fra vino bianco e vino rosso si ferma al colore: in realtà le differenze sono molte di più e alcune non sono molto conosciute (sapete qual è il vino più antico del mondo?)

Ad esempio, è convinzione diffusa che il vino bianco provenga da uve bianche e quello rosso da uve scure: in realtà non è così, ma la colorazione dipende dalla presenza o meno, durante la lavorazione, delle vinacce, ovvero le parti solide del frutto come buccia e polpa. Il vino bianco viene ottenuto spremendo l’uva senza la sua buccia, per questo il colore si avvicina più al giallo. Inoltre, la pigiatura per i vini bianchi è parziale, per i rossi è totale. (Non solo bianco o rosso, il vino esiste anche blu o arancione)

La differenza nel gusto fra vini bianchi e vini rossi è dovuta alla presenza dei tannini: nel vino rosso ce ne sono di più e questo conferisce ai rossi un sapore più forte, mentre nel vino bianco, dove è più presente l’acido citrico, il sapore è fresco e fruttato. Il vino rosso, inoltre, viene invecchiato in botti di rovere, mentre il vino bianco viene spesso posto in contenitori di ghisa a maturare: ciò significa che le botti di legno, porose, espongono il vino rosso all’ossigeno e lo rendono meno acido (Esiste una bottiglia che trasforma il vino scarso in un vino pregiato).

Le differenze nutrizionali o alcoliche fra vino bianco e rosso sono invece molto sottili: qualcuno sostiene che il vino rosso faccia bene al cuore, per la maggior presenza dei polifenoli, ed in effetti è vero, ma questo non significa che si può esagerare. Ricordiamoci sempre che il vino è una bevanda alcolica e che il suo consumo deve essere moderato, a prescindere dal colore!

 

 

 

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