Nostradamus, profezia sulla guerra in Medio Oriente nel 2024: il peggio deve venire

Cos'ha previsto Nostradamus sulla guerra e la situazione in Medio Oriente? I disastri sono soltanto all'inizio. Ecco cosa dicono le sue profezie.

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

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Le profezie di Nostradamus sono da sempre fonte inesauribile di dibattiti e speculazioni, soprattutto in tempi di crisi globale. La sua fama come profeta ha resistito al passare dei secoli, alimentando l’immaginario collettivo con predizioni enigmatiche che sembrano attraversare epoche e confini. Di recente, il suo nome è tornato al centro dell’attenzione, mentre il Medio Oriente è scosso da nuovi conflitti. Dati gli ultimi aggiornamenti internazionali sull’escalation della tensione tra Iran e Israele, alcuni esperti hanno interpretato questi eventi come potenzialmente legati alle visioni di Nostradamus, suggerendo che il peggio potrebbe ancora venire.

Crisi in Medioriente: cosa sta succedendo

Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Sappiamo bene che la situazione in Medio Oriente si è ulteriormente aggravata dopo l’attacco da parte dell’Iran, che ha spinto il governo israeliano a prendere una posizione di ferma risposta. Il premier Benjamin Netanyahu ha dichiarato che Israele è pronto a combattere contro quello che ha definito “l’asse del male“, riferendosi all’alleanza tra Iran, Hezbollah e Hamas. Tuttavia, Netanyahu ha assicurato che, nonostante la gravità della situazione, la risposta di Israele non condurrà a un conflitto regionale su vasta scala.

Nel frattempo, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha espresso preoccupazione per l’escalation della crisi, invitando Israele a evitare attacchi su siti nucleari iraniani. Pur appoggiando il diritto di Israele a difendersi, Biden ha sottolineato l’importanza di mantenere una relativa condizione di stabilità nella regione, temendo che un attacco a obiettivi sensibili possa innescare conseguenze imprevedibili.

Nel frattempo, l’esercito israeliano ha confermato di aver lanciato un nuovo attacco aereo sulla capitale libanese Beirut. L’azione è stata giustificata come una risposta diretta alle provocazioni da parte di Hezbollah, gruppo militante sostenuto dall’Iran.

Le parole di Nostradamus sul conflitto nel 2024

Collegando le ultime vicende alla figura di Nostradamus, alcune sue profezie per il 2024 sembrano trovare eco nei recenti sviluppi in Medio Oriente. Nostradamus aveva predetto “combattimenti e battaglie navali“, che secondo molti potrebbero riferirsi ai crescenti scontri tra Israele e gli attori regionali, con un possibile allargamento del conflitto anche in mare. Con le attuali tensioni tra Israele, Iran e Libano, le interpretazioni di queste parole profetiche sembrano acquisire nuovo significato, suggerendo che la fase più critica del conflitto potrebbe ancora essere in arrivo.

Inoltre, Nostradamus fa riferimento a un “avversario rosso” che sarà “pallido di paura, mettendo in apprensione il grande Oceano“. Alcuni interpreti vedono in questa figura una possibile allusione alla Cina, nazione che, pur non direttamente coinvolta, osserva con preoccupazione l’evolversi della crisi.

Un’altra inquietante predizione di Nostradamus riguarda una guerra sanguinosa della durata di sette mesi, che darebbe il via a un conflitto globale.

“Sette mesi dalla Grande Guerra, gente morta per malefatte. Rouen, Evreux non cadranno nelle mani del Re”, dice.

Sebbene non sia ancora chiaro se questo sia il destino riservato alla crisi attuale, diversi osservatori temono che l’espandersi del coinvolgimento di potenze regionali e internazionali potrebbe innescare una catena di eventi difficilmente controllabile, portando il mondo sull’orlo di un conflitto su scala molto più ampia di quanto inizialmente previsto.

Il Nostradamus vivente ha visto la Terza Guerra Mondiale nella nuova crisi in Medio Oriente

Non è solo il Nostradamus classico a generare speculazioni sul futuro; anche Athos Salomé, conosciuto come il “Nostradamus vivente“, ha previsto che nel 2024 il Medio Oriente sarà il fulcro di un conflitto devastante.

Salomé, un sensitivo brasiliano, è già noto per le sue presunte previsioni riguardanti eventi di portata globale, come la morte della Regina Elisabetta, la pandemia da coronavirus e l’acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk. Tra le sue profezie più recenti e inquietanti c’è proprio lo scambio di colpi letali tra Iran e Israele, avvenuto nei primi mesi del 2023, che ha messo in luce la sua visione di un futuro ancora più incerto e oscuro per la regione.

Secondo Salomé, le tensioni nel Medio Oriente non sono destinate a rimanere confinate alla regione, ma potrebbero sfociare in una guerra di proporzioni mondiali. Il sensitivo afferma che la sua previsione più dettagliata sull’attuale conflitto tra Iran e Israele si è manifestata il 1° aprile 2024, quando un presunto attacco israeliano all’ambasciata iraniana in Siria ha provocato la morte di sette persone. Solo pochi giorni dopo, il 13 aprile, l’Iran ha risposto con una pioggia di droni e missili su Israele, intensificando lo scontro e alimentando i timori di un’escalation senza precedenti.

Sebbene in un primo momento Athos Salomé avesse previsto che il conflitto sarebbe stato alimentato dalle risorse petrolifere e coinvolto direttamente il presidente iraniano Ebrahim Raisi, la sua visione si è evoluta dopo la morte del leader di Teheran.

Ad aprile, Salomé ha reso noto che la vera minaccia non è ancora emersa, avvertendo che “il peggio deve ancora venire”. Il veggente ha descritto una situazione in Israele segnata da violenza e scontri profondamente radicati nelle questioni storiche, politiche e religiose che segnano l’area, lasciando intendere che i futuri sviluppi saranno orchestrati con precisione da figure di potere che praticano l’occultismo, scegliendo con cura i momenti chiave per colpire.

In particolare, secondo Salomé pare che i leader mediorientali ricorrano all’uso di strategie basate sul calendario lunare di 13 mesi, in modo da massimizzare l’impatto delle loro azioni. Ogni mossa, avverte, è pianificata in modo meticoloso per garantire che avvenga nel momento ideale, con lo scopo di creare caos e instabilità a livello globale.

Poi, Salomé sottolinea l’importanza della cooperazione internazionale e del dialogo continuo per prevenire uno scenario simile alla Terza Guerra Mondiale, invitando i governi e le persone a non cadere nella trappola della paura e a cercare il dialogo come via di fuga da questa spirale distruttiva.

L’uomo ha ricordato che le sue previsioni non sono certezze assolute, ma possibilità che possono essere modificate. “Le previsioni non sono incastonate nella pietra”, ha detto, aggiungendo che la priorità dovrebbe essere la risoluzione pacifica dei conflitti e la prevenzione.

Le profezie di Nostradamus, vere o presunte?

Nonostante l’aura di mistero che avvolge le profezie di Nostradamus, è fondamentale riconoscere che molte di esse non si sono mai avverate, e alcune risultano essere oggetto di interpretazioni ambigue. Un esempio lampante è la sua previsione dell’impatto di un asteroide che sarebbe dovuto avvenire due anni fa, evento che non si è mai verificato. Analogamente, Nostradamus aveva ipotizzato che entro la fine del 2022 i robot di intelligenza artificiale avrebbero preso il controllo della Terra, un’altra predizione che non è accaduta, suscitando dubbi sull’affidabilità complessiva delle sue visioni.

Le sue previsioni, per quanto affascinanti, spesso riflettono le paure e le preoccupazioni della società del suo tempo. Nostradamus scrisse in un’epoca in cui le guerre, le carestie e le malattie erano una costante minaccia, e molte delle sue profezie risuonano con i timori collettivi, trovando paralleli anche in situazioni moderne. Tuttavia, la mancanza di precisione e la vaghezza delle sue parole hanno portato a innumerevoli interpretazioni soggettive, che variano a seconda del contesto storico e sociale in cui vengono analizzate.

Mentre le profezie di Nostradamus possono senza dubbio suscitare curiosità, è importante non prenderle alla lettera. La situazione attuale in Medio Oriente è complessa e intricata, e ogni previsione, per quanto intrigante, dovrebbe essere considerata con un certo grado di scetticismo.

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