Fonte: Ansa

Olimpiadi invernali 2026, fino a 1.400 euro per un biglietto: lo sporto più caro dei Giochi (non è lo sci)

Cerimonie da migliaia di euro e finali stellari: il listino dei Giochi 2026

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Stefania Cicirello

Stefania Cicirello

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Content writer, video editor e fotografa, ha conseguito un Master in Digital & Social Media Marketing. Scrive articoli in ottica SEO e realizza contenuti per social media, con focus su Costume & Società, Moda e Bellezza.

Le Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026 non sono ancora iniziate ma un primato – questa volta economico – è già stato stabilito: i biglietti per alcuni eventi stanno raggiungendo cifre mai viste, con costi che oscillano dai 30 euro ai 5.000 euro a persona per i pacchetti più esclusivi. Il risultato? Sito in tilt, code infinite e appassionati che si sono ritrovati a fare refresh compulsivo per ore pur di accedere alla biglietteria ufficiale.

L’apertura delle vendite ha infatti generato un autentico assalto digitale, complice l’attesa per la prima Olimpiade invernale ospitata dall’Italia dopo Torino 2006. Ma a far discutere non sono solo le lunghe liste d’attesa: sono soprattutto i prezzi di alcuni sport, che superano di gran lunga le aspettative. E no, non si tratta dello sci: la disciplina più cara è un’altra.

Biglietti da 30 euro… Ma anche da 5.000: il listino che divide gli appassionati

La forbice dei prezzi è ampia e varia notevolmente in base alla disciplina e al tipo di pacchetto scelto. I ticket base partono da 30 euro, e oltre la metà rimane sotto i 100 euro.
Alcuni sport, però, iniziano subito a salire: il pattinaggio di figura, amatissimo dal pubblico, parte da 450 euro nelle prime fasi e arriva fino a 1.200 euro per la finale.

La vera sorpresa è però un’altra: la disciplina più costosa non è lo sci alpino, tradizionalmente la “regina” degli sport invernali. Il primato va invece all’hockey su ghiaccio, con la finale maschile che tocca quota 1.400 euro per un singolo biglietto. Per chi vuole seguire dal vivo la partita più attesa del torneo, l’investimento richiesto sfiora quello di un concerto VIP internazionale.

Lo sci resta comunque uno sport “premium”, ma con cifre più contenute:

  • 350 euro per lo slalom,
  • 475 euro per la discesa libera.

L’hospitality: comfort, privilegi e prezzi da capogiro

Accanto ai biglietti tradizionali, tornano anche i pacchetti Hospitality, pensati per chi desidera vivere l’evento in modo esclusivo. Cosa comprendono?

  • Accesso a lounge dedicate,
  • servizi premium,
  • food & beverage di alto livello,
  • in alcuni casi, possibilità di abbinare soggiorni in hotel selezionati.

Naturalmente, tutto questo ha un prezzo. E che prezzo.

  • Per lo short track o lo speed skating, si parte da 500-550 euro per le qualificazioni.
  • Le gare che assegnano le medaglie salgono a 700 euro.

Quando però si parla di cerimonie, i costi arrivano al loro picco assoluto:

Apertura a San Siro (6 febbraio 2026)

  • Hospitality da 3.250 euro.
  • Biglietti: 2.026 € (cat. A), 1.400 € (cat. B), 700 € (cat. C)

Chiusura all’Arena di Verona (22 febbraio 2026)

  • Hospitality da 5.000 euro a persona: il pacchetto più caro in assoluto.
  • Biglietti: 950 €, 1.800 €, 2.900 €

È proprio la chiusura dei Giochi a registrare il prezzo più alto dell’intero listino: la capienza ridotta dell’Arena, unita al valore simbolico della cerimonia, ha fatto lievitare le cifre in modo significativo.

Il sito in tilt e la corsa al biglietto: perché sta succedendo

La riapertura della biglietteria ha mostrato quanto forte sia il desiderio di partecipare ai Giochi del 2026. Il sito ufficiale è andato offline più volte, lasciando gli utenti in coda per decine di minuti. Molti hanno raccontato di schermate bloccate proprio nel momento dell’acquisto: il classico scenario da “click day” che non lascia scampo. La combinazione di offerta limitata, pacchetti esclusivi e grande attesa per un’Olimpiade “di casa” ha reso la vendita dei biglietti una vera sfida digitale.

Tra entusiasmo e polemiche: quanto siamo disposti a pagare lo sport dal vivo?

Oggi seguire un evento sportivo è diventato un’esperienza, più che una semplice visione. Per molti, però, la domanda è inevitabile: ha senso spendere così tanto?
I biglietti “premium” continuano ad attirare un pubblico disposto a pagare cifre importanti pur di vivere gli eventi mondiali da vicino. Allo stesso tempo, la maggior parte dei posti rimane accessibile, con prezzi popolari per molte competizioni.

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