Le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 si avvicinano e con esse cresce l’entusiasmo. Ma accanto ai sogni di tifosi e appassionati c’è un aspetto meno esaltante: il costo per assistere dal vivo alle gare. Secondo un’analisi condotta da Altroconsumo, partecipare a un weekend olimpico con due biglietti non è affatto economico. La spesa media stimata si aggira intorno ai 1.800 euro per due persone, una cifra che equivale a una mensilità della retribuzione media italiana del 2023.
- Afflusso record e prezzi già alle stelle
- Hotel o appartamenti? La sorpresa
- Biglietti: dal low cost all’élite
- La tentazione dei pacchetti esclusivi
- Una gara anche per il portafogli
Afflusso record e prezzi già alle stelle
Gli organizzatori prevedono oltre due milioni di visitatori nelle varie località che ospiteranno le competizioni: Milano, Cortina, Bormio, Predazzo e Tesero. Un afflusso di turisti che inevitabilmente si riflette sui prezzi degli alloggi, già ora in crescita esponenziale.
Gli aumenti sono tutt’altro che uniformi. A Milano e in Val di Fiemme, ad esempio, i costi restano relativamente contenuti (circa 500 euro per due notti), mentre a Cortina e in Valtellina le tariffe esplodono: si parla di oltre 2.300 euro per un weekend nella Perla delle Dolomiti e quasi 1.800 euro in Valtellina, con rialzi che superano il 300% rispetto ai prezzi abituali.
Hotel o appartamenti? La sorpresa
A differenza di quanto ci si potrebbe aspettare, gli hotel risultano mediamente più convenienti degli appartamenti in affitto breve. Sulle piattaforme come Airbnb, i prezzi in alcune zone – soprattutto a Cortina – sfiorano cifre proibitive: anche 4.800 euro per un weekend. Gli hotel, al contrario, si fermano in media sotto i 1.000 euro, pur restando costosi se paragonati alla bassa stagione.
Biglietti: dal low cost all’élite
Se l’alloggio rappresenta la voce più pesante, anche i biglietti per le competizioni incidono parecchio sul budget. Le discipline più “popolari” in termini di accessibilità economica sono l’hockey su ghiaccio a Milano, il biathlon, il curling, lo sci di fondo e lo snowboard, con prezzi che raramente superano i 100 euro a persona.
Diverso il discorso per discipline come sci acrobatico, short track e pattinaggio di figura, dove i costi lievitano sensibilmente. L’esempio più eclatante resta Cortina: assistere alle gare di sci alpino con viaggio da Roma può portare il conto a oltre 3.200 euro per due persone.
La tentazione dei pacchetti esclusivi
Sul mercato compaiono anche i pacchetti “Hospitality & Overnight”, che comprendono biglietti, pernottamento e servizi extra come lounge dedicate, catering e gadget. Una formula comoda, certo, ma dai prezzi proibitivi: spesso si spende dal doppio fino a otto volte rispetto al costo separato di biglietti e hotel standard.
Nonostante i numeri possano spaventare, lo studio di Altroconsumo sottolinea come esista una forbice molto ampia: dal minimo di 448 euro per chi vive già a Milano e vuole godersi una partita di hockey, fino ai pacchetti da migliaia di euro per discipline di punta in località montane.
Questo significa che, con una pianificazione attenta, qualche compromesso e un occhio alle sedi di gara meno battute, è possibile ridurre sensibilmente le spese.
Una gara anche per il portafogli
Le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 promettono spettacolo e grandi emozioni sportive, ma mettono già alla prova i bilanci delle famiglie. Con prezzi che in alcuni casi superano i 3.000 euro per un semplice weekend, l’evento rischia di trasformarsi in un lusso per pochi.
L’alternativa? Puntare su discipline meno costose, alloggi prenotati con largo anticipo e, per chi non può permettersi trasferte, affidarsi alla magia della televisione e delle dirette streaming. Perché, anche senza biglietti dorati, le Olimpiadi restano un’occasione unica per sentirsi parte di una comunità globale che celebra lo sport.