Il sushi e il sashimi sono alimenti tipici della cultura culinaria giapponese diventati ormai un fenomeno di culto anche qui in Italia: i sushi bar e i ristoranti giapponesi abbondano e queste pietanze si possono trovare anche al supermercato, oltre che essere consumate da asporto comodamente a casa propria (ecco il sushi più costoso del mondo).
Sushi e sashimi sono, essenzialmente, pietanze a base di pesce crudo: mentre il sushi è accompagnato da altri elementi, come riso, verdure, carne, altri condimenti e salse, il sashimi è solo pesce crudo affettato molto sottile. E’ quindi sul sashimi in particolare, visto che una porzione contiene molto più pesce del sushi, a cui va posta una particolare attenzione.
Come spiega il pluripremiato esperto di sicurezza alimentare e nutrizione Toby Amidor, mangiare pesce crudo è comunque un rischio: gli alimenti crudi, in particolare carne e pesce, possono essere contaminati da tutta una serie di batteri che in genere vengono uccisi con la cottura. Quando questo non avviene, la sicurezza è garantita dall’abbattimento: la permanenza per un tempo specifico a temperatura inferiori ai -18 gradi dovrebbe uccidere tutti i batteri presenti nelle carni e renderle sicure.
Per andare realmente sul sicuro, il sashimi va mangiato solo in ristoranti che conoscete, di comprovate pulizia ed igiene e che rispettino rigorosamente le norme sull’abbattimento. Anziani, bambini, donne incinte, pazienti immunodepressi e persone con problemi legati all’apparato immunitario non dovrebbero proprio correre il rischio, che non è mai uguale allo zero.
Cosa si rischia nel mangiare sushi e sashimi non di ottima qualità? Un’intossicazione alimentare o una reazione allergica, di diversa gravità a seconda del batterio che la provoca. Si va dalla salmonella all’escherichia coli allo staffilococco, fino alle temibili larve di Anisakis, che possono portare a shock anafilattico.
Questo non vuol dire che non dovete mangiare pesce crudo se ne avete voglia (se ne avete fin troppa, scoprite qui il perchè): se ne dovrebbero astenere le categorie più a rischio e tutti gli altri fare bene attenzione a dove lo si mangia!