Scandalo in Lapponia: l’elfo guadagna più di Babbo Natale

Sembra che in Lapponia lo sciopero degli elfi abbia sortito l’effetto sperato, tanto che ora sono pagati più di Babbo Natale

20 Novembre 2018

Che cos’è successo? Babbo Natale guadagna meno dei suoi elfi? Sembra assurdo e invece è proprio la verità.

La lotta paga, si diceva negli anni ’70. E chissà se in Lapponia non sia stato lo sciopero degli elfi a ribaltare la situazione nei confronti del grasso e rubicondo Babbo Natale, padrone della fabbrica di giocattoli per bambini in Lapponia. Si dice che le verdi creature, esauste dal faticare al suo posto e guadagnare pure poco, abbiano indetto un picchetto operaio rivendicando i propri diritti di lavoratori. Al grido di “Babbo Natale si prende tutti i meriti, ma il sudore è il nostro” gli elfi, aiutati dalla Befana e sobillati dalle renne, hanno incrociato le braccia e fermato la produzione. Tanto che alla fine Babbo Natale è stato costretto a cedere e aumentare lo stipendio agli elfi, anche se forse solo per questa stagione.

Non ci credete? Guardate che è tutto vero. In provincia di Torino, infatti, è stato allestito un villaggio di Babbo Natale nel centro commerciale di Mondojuve. E si cerca un elfo che aiuti Santa Klaus a impacchettare i doni per i bimbi nei giorni immediatamente precedenti il Natale, ossia dal 7 al 24 dicembre. L’elfo dovrà fare da spalla nell’imbucare le letterine dei pargoli e raccogliere i doni che le famiglie vorranno elargire ai più bisognosi. La paga totale per due settimane di lavoro? 2mila euro.

Un’ottima notizia questa per gli elfi. Soprattutto se pensate che invece a Roma, nel centro commerciale di Cinecittà 2, Babbo Natale riceverà più o meno per gli stessi giorni 1800 euro. Insomma, i ruoli si sono ribaltati: e a quanto pare gli elfi hanno acquisito più importanza rispetto al loro imponente padrone.

In Lapponia la notizia è stata accolta con gaudio. Sembra che adesso anche le renne abbiano deciso di richiedere migliori condizioni lavorative e, soprattutto, un aumento in busta paga per le consegne effettuate negli orari notturni. Gli elfi sperano ovviamente che questo non sia solo un contentino datogli quest’anno, e puntano alla stesura di un contratto nazionale che formalizzi quest’avanzamento di carriera. Tocca solo vedere come la prenderà Babbo Natale.

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