Rispetto a soli 50 anni fa prendiamo molte più medicine di quanto facevano i nostri nonni e spesso neanche leggiamo il bugiardino in cui sono riportate le indicazioni sulla quantità corretta da assumere, le modalità o le tempistiche.
Prendere i farmaci al momento sbagliato può però fare la differenza tra una giornata produttiva e una in cui non abbiamo neanche la forza di farci un caffè.
Molte prescrizioni, infatti, danno sonnolenza e tra gli effetti collaterali più comuni annoveriamo l’alterazione delle nostre capacità di guida.
Non andrebbero assunti farmaci per regolare la pressione sanguigna al mattino: è la sera che invece vanno presi perché così consentono un calo che riduce il rischio di insufficienza cardiaca e ictus.
Chi soffre di allergie, potrebbe dover prendere la difenidramina: è un antistaminico che spesso provoca depressione del sistema nervoso centrale, causando sonnolenza e affaticamento. Ha un marcato effetto sedativo e se va preso di giorno, le conseguenze sugli impegni quotidiani sono importanti.
Anche la doxilamina è un antistaminico e viene usata per l’insonnia o in combinazione con la vitamina B6 per il trattamento o la prevenzione della nausea e vomito in gravidanza. Può causare vertigini e disorientamento, per cui se la mattina dovete prendere la macchina per andare al lavoro, meglio stare alla larga da questo medicinale.
Chiaramente anche la melatonina non va assunta al mattino: serve infatti per farci riposare meglio e deve essere presa la sera poco prima di coricarci, altrimenti rischiamo di dormire in piedi in ufficio!
Stesse considerazioni per il triptofano e la valeriana, in grado anch’essi di conciliare il sonno e farci rilassare: al mattino, però, sono deleterie e neanche 10 litri di caffè basterebbero per darci una svegliata!
Discorso a parte invece per le statine: devono combattere gli alti livelli di LDL e se assunte al mattino, la loro azione perde di forza, dal momento che si verificano picchi di colesterolo durante le ore notturne.