Fonte: Ansa

Il segreto del successo di Jeff Bezos è un'ora al mattino: si chiama puttering (e non è quello che pensi)

Niente email, niente riunioni, solo gesti lenti: il puttering è il segreto mattutino che ha rivoluzionato la produttività di Jeff Bezos

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

Per anni Jeff Bezos è stato raccontato come l’uomo delle decisioni rapide, delle intuizioni lampo, del ritmo serrato che ha trasformato Amazon in uno dei colossi più influenti del pianeta. Ma dietro quell’immagine da imprenditore instancabile si nasconde una routine mattutina sorprendentemente semplice, quasi disarmante nella sua normalità. Niente meditazioni complicate, nessun workout, nessuna strana performance alle 5 del mattino. Bensì un’ora di calma assoluta, dedicata a gesti lenti, quotidiani, quasi banali. È il cosiddetto puttering, ed è diventato una delle abitudini più imitate della nuova filosofia dello “slow morning”.

Un risveglio che non assomiglia a quello di un miliardario

Bezos ha raccontato più volte che il momento più importante della sua giornata è quello che precede il lavoro. Appena sveglio, evita di fiondarsi su mail, notifiche e riunioni. Nessuno schermo, nessuna corsa, nessuna urgenza. Al contrario: si concede una colazione tranquilla, una passeggiata senza meta o qualche piccola occupazione domestica. Non un piano rigido, ma un rituale morbido, adattato a ciò che sente in quel momento.

Secondo il Daily Mail, questa routine ha persino migliorato la sua capacità di prendere decisioni. E non è un dettaglio da poco, considerando che è noto per non andare oltre le tre decisioni di alta qualità al giorno e per rimandare deliberatamente le scelte importanti al mattino successivo, quando la mente è più lucida.

È la sua celebre regola dell’ora: un’ora intera di vita analogica, prima che il mondo digitale inizi a reclamare attenzione. Per molti impossibile, per lui fondamentale.

Cos’è davvero il puttering

Il termine “puttering” può sembrare vago, ma indica un modo preciso di vivere il risveglio: dedicarsi ad attività leggere, senza fretta e senza obiettivi produttivi. Curare le piante, riordinare qualcosa in casa, fare un caffè con calma, osservare fuori dalla finestra, camminare senza una meta definita.

Sono azioni che non richiedono concentrazione profonda, ma che attivano corpo e mente in modo gentile, riducendo progressivamente la tensione accumulata. I benefici? La dottoressa Maris Loeffler dello Stanford Lifestyle Medicine Program spiega che controllare subito lo smartphone appena svegli aumenta il cortisolo, l’ormone dello stress, innescando una risposta di “attacco o fuga” che può accompagnarci per ore. Iniziare così significa prepararsi a una giornata di ipervigilanza, ansia e reazioni impulsive. Il puttering fa l’opposto: rallenta, regola il respiro, permette alla mente di chiarirsi.

La scienza che sostiene la lentezza

Potrebbe sembrare una moda, e invece c’è molto di più. Uno studio di Harvard ha mostrato che i compiti poco impegnativi attivano il default mode network, una rete neurale collegata alla creatività e alla memoria autobiografica. In pratica, mentre facciamo qualcosa di semplice e ripetitivo, la nostra mente è libera di connettere idee, riorganizzare informazioni e generare soluzioni che non emergerebbero sotto pressione.
Non sorprende che molti imprenditori e professionisti creativi stiano adottando lo slow morning come nuova regola di benessere produttivo.

La tendenza della “slow morning”

La terapeuta Olivia Verhulst, da New York, parla di una vera e propria corrente: iniziare la giornata con calma, ascoltando ciò di cui il corpo ha realmente bisogno. Non una corsa verso la produttività, ma una transizione morbida dal sonno alla vita attiva.

La psicoterapeuta Shani A. Gardner sottolinea invece il valore della consapevolezza: restare nel presente invece di proiettarsi immediatamente sugli impegni futuri. È un modo per proteggere l’equilibrio mentale in una società che corre, pretende e non lascia spazio alla pausa.

Il segreto di un successo “calmo”

Bezos attribuisce parte del suo successo proprio a questo equilibrio tra lucidità mentale e cura di sé. Non solo puttering, ma anche otto ore di sonno a notte, pochi strattoni energetici nel pomeriggio, e decisioni importanti prese solo al mattino, quando la mente è chiara.

In un’epoca in cui la produttività viene spesso confusa con la frenesia, la sua filosofia rompe lo schema: per andare veloci, bisogna sapere quando rallentare. Il puttering non è perdere tempo. È riprendersi il tempo. Ed è forse il motivo per cui, anche nei giorni più intensi Bezos riesce a mantenere una mente lucida e una concentrazione invidiabile.

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