Roma è il cuore della cristianità e, per questo motivo, durante la notte più attesa dell’anno, non poteva che essere il luogo dove prende vita qualcosa che riesce a sorprendere anche coloro che credono di sapere a memoria quali sono i riti del Natale vaticano. C’è un presepe che – custodito all’interno delle mura della Santa Sede – nasconde un momento forse silenzioso ma dal messaggio potentissimo. In questa raffigurazione della Natività, infatti, ad un certo punto la Madonna cambierà volto. Non si tratta di un miracolo, né di un trucco teatrale, ma di un segno simbolico pregno di significato, in grado di trasformare la Natività in un racconto che si muove nel tempo e che accompagna così il passaggio dall’attesa alla nascita di Gesù.
- Non è il presepe di Piazza San Pietro: cos’è il Nacimiento Gaudium, nel quale la Madonna cambierà volto
- Un cambiamento simbolico che racconta il Natale: il motivo della scelta di Nacimiento Gaudium
- Un momento in grado di toccare le corde dell’anima di chi osserva
Non è il presepe di Piazza San Pietro: cos’è il Nacimiento Gaudium, nel quale la Madonna cambierà volto
Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Il presepe in cui la Madonna “si trasforma” non è quello “classico” monumentale allestito ogni anno in Piazza San Pietro, ma il Nacimiento Gaudium, una Natività speciale collocata all’interno dell’Aula Paolo VI, nel cuore del Vaticano.
L’opera, realizzata dal Costa Rica e ideata dall’artista Paula Sáenz Soto, è pensata per essere un presepe fortemente simbolico e catechetico, definito “dinamico” proprio perché non rimane uguale a se stesso per tutto il periodo natalizio.
Durante il periodo dell’Avvento, la Vergine Maria è raffigurata incinta, in una posa che esprime attesa, silenzio e speranza. Nella notte di Natale, però, l’immagine verrà sostituita con quella della Madonna inginocchiata, raccolta in adorazione davanti al Bambino appena nato. Un gesto semplice, ma rarissimo nella tradizione presepiale, in grado di rendere visibile il passaggio del tempo liturgico e spirituale. E di celebrare la maternità di Maria, al punto che si è parlato molto del fatto che rappresenti un presepio “pro-life”.
Un cambiamento simbolico che racconta il Natale: il motivo della scelta di Nacimiento Gaudium
Il cambio di volto della Madonna non ha nulla di scenografico: è una scelta profondamente teologica. Nacimiento Gaudium vuole raccontare il mistero dell’Incarnazione come un processo, non come una scena immobile e uguale a se stessa.
La vita di Cristo, suggerisce il presepe, inizia nel grembo materno e si compie con la nascita, e Maria ne è il centro silenzioso. Il presepe diventa così “vivo”, capace di accompagnare chi lo osserva in un percorso di riflessione sul valore dell’attesa, della maternità e della vita stessa.
Un momento in grado di toccare le corde dell’anima di chi osserva
Anche le dimensioni contenute dell’opera – circa cinque metri – contribuiscono a creare un’atmosfera raccolta, lontana dalla grandiosità della piazza, ma ricchissima di significati. Migliaia di nastri colorati decorano infine la scena, ciascuno simbolo di una vita, rafforzando il messaggio pro-vita che attraversa l’intera installazione.
In questo modo, nel cuore del Vaticano, il Natale non sarà semplicemente celebrato ma raccontato come un mistero che cambia, cresce e prende forma davanti agli occhi dei visitatori. E restituendo in questo modo un significato decisamente profondo, in grado di toccare le corde dell’anima di tutti coloro che potranno ammirare l’opera.