Sottocosto, il trucco per risparmiare davvero al supermercato

Anche voi quando andate a fare spesa, spendete sempre più del dovuto nonostante le tante offerte? Ecco il trucchetto per risparmiare

16 Settembre 2019

Oramai, tra pubblicità in tv, via radio o attraverso i volantini, sappiamo sempre quando questo o quel supermercato (in questo c’è stata una invasione di mucche) ha in serbo per noi offerte speciali e prodotti sottocosto: i prezzi, in effetti, sono molto convenienti, ma come mai alla fine, quando ritiriamo lo scontrino, ci viene sempre uno spavento leggendo la cifra finale?

Lo scenario frequente è che anche se entriamo al supermercato per fare solo scorta di fustini di detersivo, caffè, acqua o pasta a prezzi stracciati, poi ci ritroviamo il carrello pieno di altri prodotti e finiamo per spendere molto più di quanto ci eravamo prefissati. Risparmiare, però, è possibile: basta sapere intanto che le promozioni sono regolamentate in Italia e che circa ogni 4 mesi i supermercati mettono a disposizione una serie di prodotti civetta (al massimo 50) effettivamente sottocosto.

Le 3 occasioni ufficiali devono durare per un periodo non più lungo di 10 giorni e ogni volta deve essere stabilito il numero di pezzi che ogni cliente può comprare. Sappiamo però che gli sconti (online è possibile risparmiare anche fino al 70%) possono essere effettuati anche per festeggiare anniversari dei maggiori punti vendita oppure nuove inaugurazioni o ancora dopo importanti ristrutturazioni, dunque le opportunità per fare spesa risparmiando aumentano esponenzialmente.

Ma il trucco fondamentale per approfittare delle offerte speciali è, oltre ad essere veloci e non aspettare l’ultimo giorno col rischio di trovare gli scaffali vuoti, attenersi strettamente alla lista di prodotti sottocosto: se saprete controllarvi e non vi farete prendere dalla smania di riempire il carrello, il vostro portafogli vi ringrazierà parecchio!

Un ultimo suggerimento ve lo diamo noi: ricordatevi di riprendere anche l’euro del carrello o rischiate di fare la fine di Giovanni in “Chiedimi se sono felice” che aveva dimenticato le 500 lire. D’altronde, come recita lo sceriffo di Nottingham in “Robin Hood”, un soldo risparmiato è un soldo guadagnato.

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