La storia di Andrea, malato di Sla che fa il dj con gli occhi

Andrea ha 29 anni ed è affetto da Sla, ma, anche se non muove più il suo corpo, riesce a fare il dj con gli occhi

13 Gennaio 2017
Fonte: Facebook

La Sla gli ha tolto la voce e la capacità di muoversi, ma non la voglia di fare musica e così Andrea Turnu oggi fa il dj con gli occhi, utilizzando un sintetizzatore vocale. La musica è sempre stata la sua grande passione e quando ha scoperto di essere affetto da Sla è diventato il suo modo per combattere la malattia e dire sì alla vita. Oggi ha 29 anni e da quattro lotta senza sosta contro la sclerosi laterale amiotrofica, che gli ha tolto la capacità di muovere braccia e gambe, di parlare, ma non di sognare.

Dalla sua stanza, nel letto in cui è costretto a stare, Andrea si è trasformato in DjFanny e ogni giorno propone agli ascoltatori della radio locale la sua playlist personale. Di recente ha annunciato anche l’uscita del suo primo singolo, che si intitola “My window on the music”, disponibile su iTunes. Il brano è cantato dal ragazzo grazie al sintetizzatore vocale, attivato con il movimento degli occhi, e servirà a raccogliere fondi per la ricerca sulla Sla.

Ad annunciare l’arrivo del brano è stato lo stesso Andrea, sulla sua pagina Facebook “Con gli Occhi”, in cui racconta la vita con la Sla e la passione per la musica. “Signore e signori, manca pochissimo… – ha scritto nel suo post Andrea – per la prima volta “il mondo della notte” farà qualcosa di concreto per la ricerca sulla SLA: a brevissimo, l’mp3 nel quale, con la voce metallica del comunicatore, racconto della malattia, del mio modo di affrontarla e di vedere la vita, sarà scaricabile su iTunes. Ribadisco che il ricavato andrà alla ricerca quindi spero col cuore di avere il sostegno di tutti, tutti, tutti! Insieme possiamo fare tanto ed io non vedo l’ora”.

“Il mio obiettivo è sempre lo stesso – ha spiegato Andrea parlando del singolo – dare un senso alla vita. La musica mi aiuta a superare tutte le barriere che la malattia mi ha costruito intorno. Anche io volevo dare un contributo alle battaglie dei malati di Sla: non me la sento di partecipare alle varie manifestazioni di piazza e ho scelto di sfruttare la musica. Quella house, la mia più grande forza. Per questo, dunque, tutti i soldi ricavati dalla vendita del brano saranno destinati alla ricerca scientifica. E ora preparatevi a sentire la mia voce metallica”.

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