Nel vasto universo delle teorie sugli UFO, spesso ci troviamo ad affrontare enigmi che sfidano la nostra comprensione. Uno di questi affonda le radici nel lontano dicembre del 1980, quando un ex sergente dell’USAF, Jim Penniston, fu testimone di un evento che avrebbe scosso il mondo e aperto le porte a una straordinaria teoria: gli UFO potrebbero essere portatori di messaggi dal futuro.
L’episodio del 1980
L’incidente si verificò nella foresta di Rendlesham, nel Regno Unito, dove luci misteriose fecero la loro comparsa, scatenando il panico tra il personale di servizio della RAF Woodbridge. Era un periodo teso, con la Guerra Fredda in corso, e qualsiasi evento insolito poteva suscitare preoccupazioni sulla sicurezza.
Penniston, all’epoca sergente maggiore e capo di volo a Woodbridge, si trovava sul campo insieme all’aviatore Edward Cabansag. L’obiettivo era ottenere una visione chiara della situazione e stabilire se si trattasse di un incidente aereo o di un’incursione spionistica.
Quello che trovarono, tuttavia, era al di là di ogni immaginazione. Nel taccuino di Penniston, furono registrati dettagli che sconvolsero il mondo: un’astronave di origine sconosciuta, di forma triangolare, con luci blu, bianche e rosse, e una superficie liscia. Ma ciò che catturò davvero l’attenzione fu la scoperta di pagine di zeri e uno che assomigliava notevolmente al codice binario.
Il portale sulla Terra
Penniston affermò che questo codice rappresentava “informazioni scaricatemi dall’UFO” e ammise di non capire come queste informazioni fossero entrate nella sua mente. L’opinione di un esperto di computer, a cui furono inviati i numeri, fu stupefacente: era un “messaggio dal futuro”.
Decodificato, il messaggio recitava: “Esplorazione dell’umanità continua… continua per l’avanzamento planetario. Gli occhi dei nostri occhi. Anno di origine 8100.” Oltre a questo messaggio criptico, erano presenti coordinate di luoghi in tutto il mondo, tra cui Caracol in Brasile, Sedona in Arizona, la Grande Piramide di Giza, il Monte Taishan in Cina, le Linee di Nazca in Perù, il Tempio di Apollo in Grecia e un punto misterioso nell’oceano a ovest dell’Irlanda chiamato “L’Origine”.
Quest’ultimo punto coincideva approssimativamente con la posizione dell’isola di “Hy Brasil“, un luogo mitico segnato su antiche mappe, ma che non esiste più. Questi luoghi, secondo quanto affermato da Andrew Gentile, il podcaster che ha intervistato Penniston, sono noti per essere altamente spirituali e potrebbero anche essere considerati portali verso altre dimensioni o piani di realtà.
La teoria sugli Ufo
La teoria che emerse da questa straordinaria storia è che gli UFO non siano necessariamente di origine extraterrestre, ma potrebbero essere veicoli temporali provenienti da un futuro lontano. Penniston stesso crede che il messaggio sia stato inviato da esseri umani provenienti da 6.000 anni nel futuro.
Questo concetto, che gli UFO siano macchine del tempo piuttosto che mezzi spaziali, ha guadagnato sempre più popolarità negli ultimi anni. Dopo aver trascorso 20 anni di servizio nell’USAF, Penniston ha scritto una serie di libri per condividere i suoi incontri nella foresta di Rendlesham nella notte di Santo Stefano del 1980. Tuttavia, il mistero di ciò che è realmente accaduto rimane irrisolto.
In un mondo in cui la ricerca di vita extraterrestre continua a suscitare interesse, la storia di Jim Penniston ci ricorda che la verità sugli UFO potrebbe rivelarsi molto più straordinaria di quanto avremmo mai immaginato. E mentre attendiamo ulteriori indagini e scoperte, dobbiamo rimanere aperti a ogni possibilità, compresa quella che gli UFO ci stiano inviando messaggi direttamente dal futuro.