Le ultime previsioni di Ryo Tatsuki, la veggente giapponese ribattezzata “Baba Vanga d’Oriente” che ha già predetto con inquietante precisione la pandemia da Covid-19, ora avverte che il peggio potrebbe ancora arrivare: un nuovo virus, più letale del Covid, che colpirà l’umanità nel 2030. E mentre la profezia fa discutere, in Cina la realtà bussa alla porta con forza: oltre 7mila casi di chikungunya, un virus trasmesso dalle zanzare, hanno riportato lo spettro di un’emergenza sanitaria. Coincidenza o avvertimento?
- Ryo Tatsuki e la sua profezia su un virus catastrofico
- In Cina torna l’allarme: epidemia di chikungunya in corso
- Le misure preventive contro le zanzare infette e il panico che ritorna
- Profezie vs evidenze scientifiche: il ruolo della percezione
- Cosa ci insegnano le profezie e le epidemie?
Ryo Tatsuki e la sua profezia su un virus catastrofico
Ryo Tatsuki è un’artista e sensitiva giapponese, conosciuta per le sue visioni profetiche su eventi controversi: tra questi, la morte di Lady Diana e la pandemia da Covid‑19. Ora avanza una previsione ancora più inquietante: un nuovo virus sconosciuto che colpirà l’umanità nel 2030, causando devastazioni superiori a quelle causate dal coronavirus. Gli scettici ribattono che si tratta di un monito privo di fondamento scientifico. Tuttavia, quel che colpisce è come in passato Tatsuki abbia azzeccato alcuni eventi importanti, guadagnandosi fama e attenzione mediatica.
In Cina torna l’allarme: epidemia di chikungunya in corso
L’epidemia da virus chikungunya intanto è realtà. Nella provincia meridionale di Guangdong, tra città come Foshan e altre tredici metropoli, si registrano già oltre 7mila contagi, di cui quasi 3mila solo nell’ultima settimana . Si tratta di un virus trasmesso esclusivamente da zanzare infette, non da persona a persona, con sintomi quali dolori articolari intensi, febbre alta, eruzioni cutanee e stanchezza persistente. Non è letale nella stragrande maggioranza dei casi, ma il dolore prolungato alle articolazioni può durare mesi o addirittura anni.
Le misure preventive contro le zanzare infette e il panico che ritorna
La risposta delle autorità cinesi è rapida: quarantena obbligatoria sotto zanzariere, ispezioni porta a porta per eliminare acqua stagnante, rilascio di pesci che mangiano larve e uso di droni per identificare siti di riproduzione delle zanzare . Il tutto con l’ansia di un ritorno a scenari simili al periodo pandemico. La comunità scientifica insiste: la trasmissione non è da uomo a uomo, ma il numero crescente di casi ha acceso il timore di una diffusione incontrollata.
Profezie vs evidenze scientifiche: il ruolo della percezione
Il contrasto tra la previsione di Tatsuki e l’allarme reale in Cina evidenzia qualcosa di importante. Da un lato, le profezie anticipano scenari catastrofici, spesso senza alcuna verifica. Dall’altro, ci sono fatti concreti: ogni giorno crescono i contagi e le misure di controllo in Guangdong diventano sempre più stringenti. La verità sta nel mezzo: bisogna riconoscere la cautela e la prudenza in caso di reali epidemie, ma evitare panico generato da visioni prive di fondamento.
Cosa ci insegnano le profezie e le epidemie?
Le profezie come quelle di Tatsuki attirano perché evocano la paura del futuro, ma non sostituiscono i dati reali. Un focolaio virale di zanzare infette come quello da chikungunya, seppur meno drammatico di una pandemia respiratoria, può mettere ancora a dura prova i sistemi sanitari. L’esperienza del Covid ha insegnato che anche i virus vettoriali (quelli trasmessi da insetti) non vanno sottovalutati.