Zanzare: da cosa sono attratte, perchè pungono e come difendersi

Perché le zanzare pungono? Da cosa sono attratte? Scopri la verità scientifica riguardante questi fastidiosi insetti

3 Maggio 2017
Fonte: Instagram

Arriva l’estate e bisogna capire come fare per evitare di essere morsi dalle fastidiosissime zanzare. Conoscere il motivo per cui aggrediscono la nostra pelle è fondamentale per scegliere il giusto rimedio. Tante sono le soluzioni tradizionali eppure non sappiamo se poggiano su solide e rigide basi scientifiche. Siccome quest’insetto se non scacciato a tempo può arrivare a pungere ben 10 volte in una sola giornata, occorre capire quale strumento attuare per allontanarle o per lenire gli effetti dei loro morsi.

Infatti anche se nella maggior parte dei casi comportano solo arrossamenti e prurito, quest’insetto presente nelle zone africane e in quelle amazzoniche può trasmettere malattie terribili come la malaria. La prima cosa da specificare è l’assurda ragione per cui questi animali sono così attratti dalla nostra pelle. Si tratta di un caso o c’è una ragione relativa al nostro corpo?

Anidride carbonica

Le zanzare sono attratte dall’anidride carbonica. La nostra pelle rilascia una tale quantità da attrarle. Ciò accade a seguito della semplice respirazione. Per questa ragione si usa accendere delle piastrine. Questi apparecchi rilasciano una quantità superiore di anidride carbonica, rispetto alla nostra pelle. In questa maniera attrae gli insetti, tenendoli lontani dal nostro corpo. Anche l’odore naturale della nostra pelle e il profumo che adoperiamo ci rende più appetibili ai loro occhi.

Nonostante ciò c’è da precisare che ci sono alcune imprecisioni a riguardo. Ad esempio la teoria del sangue dolce è una vera e propria leggenda metropolitana. Lo stesso vale anche per il discorso secondo cui i fumatori sono più attraenti per le zanzare. Le luci ultraviolette che riempiono i nostri balconi d’estate invece attirano questi animali.

Perché pungono

Solo le femmine pungono. La ragione sta nel fatto che per poter deporre le uova necessitano del materiale di nutrimento presente nel nostro sangue. Quando infilano la loro proboscide nella nostra carne, perforando un vaso sanguigno, nello stesso momento rilasciano degli anticoagulanti che causano prurito.

Gonfiore e arrossamento sono invece causati dalla istamina rilasciata dal nostro organismo per combattere queste sostanze. Arrossamento aggravato anche dal dilatarsi del vaso rotto dalla proboscide. I rimedi dunque sono sempre gli stessi ovvero piastrine e citronella ma anche piante quali lavanda e gerani.

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