Artico, 103 anni fa rispetto ad oggi: il dramma in una foto

La presa di coscienza di come il mondo stia degenerando per effetto dei cambiamenti climatici può passare anche attraverso le fotografie.

24 Maggio 2022
Fonte: 123rf

I cambiamenti climatici sono da tempo sotto gli occhi di tutti. Anzi, più passa il tempo più diventano lampanti e girare la testa dall’altra parte è praticamente impossibile. Il mondo sta cambiando a una velocità pazzesca, e purtroppo non per il meglio. Lo dimostra anche il lavoro di Christian Åslund, 42 anni, fotografo che ha documentato i cambiamenti avvenuti negli ultimi anni nell’Artico, dove ha trascorso gran parte della propria vita.

Il fotoreporter svedese collabora con Greenpeace da quasi vent’anni. Ai tempi, dice, “la conoscenza del cambiamento climatico non era così comune, i nostri atteggiamenti nei confronti del cambiamento climatico erano diversi. Ora più o meno tutti sanno che è un dato di fatto. Sarebbe interessante tornare indietro e girare di nuovo dalle stesse identiche posizioni”.

Come riporta il sito Nationalgeographic.com, Christian Åslund è un libero professionista, ma ha lavorato molto con Greenpeace, dal 1998, girando per loro sia video che filmati con vari contratti. Grazie alla sua professione ha potuto osservare da una visuale privilegiata quel che stava e sta ancora accadendo. “Quello che sta succedendo nell’Artico si sta diffondendo in tutto il mondo. Ho anche visitato paesi direttamente colpiti dai cambiamenti climatici: inondazioni, disastri naturali e siccità. È la sfida più grande che dobbiamo affrontare e dobbiamo agire ora prima che sia troppo tardi”.

Christian ha l’opportunità, attraverso la propria arte, di portare le persone alla conoscenza del problema dei cambiamenti climatici sbattendo loro in faccia immagini eloquenti di come la situazione sia degenerata nel corso degli anni. “La fotografia ha avuto un enorme impatto sulla mia vita. Sto facendo qualcosa che amo e ho l’opportunità di essere coinvolto, di informare e influenzare le persone” spiega.

“Per me, un’immagine #myclimateaction sarebbe qualcuno che mette in evidenza varie misure, grandi e piccole, per una nuova vita al di là di una società a combustibili fossili. Visito l’Artico da 20 anni e ho visto in prima persona come il cambiamento climatico lo abbia influenzato, con il declino del ghiaccio marino e il ritiro dei ghiacciai”.

Anche noi nel nostro privato possiamo fare la differenza. Ovviamente anche i Paesi e le autorità devono intervenire: “Viaggio molto per lavoro, ma in privato posso ridurre i miei consumi per avere il minor impatto possibile. Penso che Stoccolma e la Svezia stiano prendendo provvedimenti e stiano lavorando per un’energia più pulita. Speriamo di poterlo fare e ridurre la nostra dipendenza dall’industria dei combustibili fossili. Penso che in Scandinavia siamo molto consapevoli del problema e stiamo facendo il possibile”.

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