Bonolis, il sogno nel cassetto: la "documentaristica divertente"

In un'intervista a RTL 102.5, Paolo Bonolis ha rivelato che rifarebbe Bim Bum Bam e Sanremo (ma non al Teatro Ariston), rivelando poi un suo progetto.

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Ospite di RTL 102.5 nella fascia oraria dedicata a W l’Italia, Paolo Bonolis ha risposto alle domande di alcuni ascoltatori, parlando a lungo di televisione, da Sanremo a Bim Bum Bam. Il conduttore ha infatti commentato l’ipotesi di poter rifare alcuni format di cui è stato protagonista.

“Rifarei Bim Bum Bam. – ha commentato Bonolis – Ci sono poi tante trasmissioni che rifarei volentieri perché credo possano essere sempre divertenti, ma magari contemporaneizzate, come Tira & Molla, Sanremo, Domenica In, Affari Tuoi”. A proposito di Sanremo, Bonolis approfondisce. “L’ho detto tante volte, me lo hanno chiesto anche, ci si è anche ragionato sopra. – ha risposto il conduttore – Se devo fare una cosa la voglio fare come potrebbe essere realizzata secondo le mie intenzioni e credo che Sanremo abbia la necessità di una nuova sede per potersi contemporaneizzare al meglio”.

Insomma, la contemporaneità dei format sembra essere il problema principale per Paolo Bonolis, che non ritiene il Teatro Ariston adatto ai tempi che corrono. “Credo che il Teatro Ariston – spiega infatti – storica e meravigliosa sede, abbia esaurito le sue possibilità dal punto di vista tecnologico. Servirebbe uno spazio più ampio per renderlo più vicino a uno European Contest, a una cosa del genere, una produzione più importante”.

“Mi sarebbe piaciuto fare della documentaristica divertente, nel senso che credo che la divulgazione possa essere molto più acquisibile se fatta in maniera divertente invece che in maniera accademica. – risponde invece Paolo sui programmi che mancano nel suo cv –  Questa è una cosa che in futuro forse proverò a mettere in piedi, bisogna essere d’accordo con chi poi produce tutto questo perché non è che posso fare tutto da solo, altrimenti tornerei all’adolescenza in quel senso”.

“Mi piacerebbe spiegare cose ma in maniera divertente, dalla documentaristica della natura a quella storica, qualsiasi tipo di argomento può essere narrato in maniera divertente. – conclude il conduttore – È un po’ uno stile che avevo preso ai tempi di Bim Bum Bam dove mi rendevo conto che, quando volevi provare ad insegnare delle cose ai bambini, potevi insegnargli una o due cose a puntata, facendoli divertire. Quello che gli insegnavi rimaneva, quello che veniva fatto in altre trasmissioni dove magari facevano lunghe lezioncine, i bambini lo rifiutavano”.

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