Il caro bollette è il tuo incubo e, ora, con l’arrivo dell’inverno alle porte già ti gira la testa per i consumi dei riscaldamenti? Niente paura! Grazie a un semplice gesto quotidiano da ripetere giorno dopo giorno, puoi combattere tranquillamente le bollette salate grazie a dei semplici e chiari principi della fisica. Ma come possono tornarci utili per contrastare l’aumento delle bollette invernali? Andiamo a scoprire i consigli che possono aiutarci di più!
- Lo “scudo termico delle 17:30”: come contrastare il caro bollette
- Perché lo scudo termico delle 17:30 funziona davvero
- Dalle buone pratiche alla scienza dell’efficienza: come massimizzare il risparmio
Lo “scudo termico delle 17:30”: come contrastare il caro bollette
Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Quando arrivano i primi freddi, la prima reazione è alzare il termostato. Ma la realtà è che proprio questo è il comportamento che fa impennare i consumi.
Secondo gli esperti di efficienza energetica, però, la dispersione del calore non dipende solo dall’impianto di riscaldamento, ma soprattutto da come la casa è in grado di trattenerlo. Ed è qui che entra in gioco quello che gli specialisti definiscono lo “scudo termico delle 17:30”.
Il trucco è sorprendentemente semplice: al tramonto—tra le 16:30 e le 17:30, a seconda della zona—basta chiudere persiane, tapparelle e tirare le tende pesanti.
Perché lo scudo termico delle 17:30 funziona davvero
Questo gesto funziona davvero poiché si basa su un principio fisico ovvio ma spesso trascurato: la temperatura esterna, proprio in quella fascia oraria, cala rapidamente, mentre l’irraggiamento solare smette di contribuire al riscaldamento naturale degli ambienti. Lasciare le finestre scoperte significa permettere al calore accumulato durante il giorno di uscire, costringendo i termosifoni a lavorare più del necessario per mantenere la stessa temperatura.
Non è un caso che questi consigli arrivano direttamente da una fonte istituzionale: l’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, che in un suo documento ufficiale consiglia esplicitamente di “schermare le finestre durante la notte con persiane, tapparelle o tende pesanti”.
Chiudendo tutto al tramonto, si crea quindi una sorta di barriera isolante naturale, capace di trattenere nei locali il calore già presente. Bastano 30 secondi per mettere in atto questa strategia e ridurre la necessità di alzare il termostato nelle ore serali. Il risultato? Ambienti più caldi senza aumentare i consumi, e bollette che ringraziano.
Dalle buone pratiche alla scienza dell’efficienza: come massimizzare il risparmio
Lo “scudo termico” è solo il primo passo per una casa più efficiente. Secondo l’ENEA, ci sono infatti altri accorgimenti quotidiani che, combinati fra loro, permettono di ottimizzare il rendimento del riscaldamento e di ridurre in modo significativo la spesa energetica.
Il primo principio è il più noto ma anche il più ignorato: mantenere la temperatura domestica a 19 °C. È il valore considerato ottimale per il benessere dell’organismo e per i consumi. Ogni grado in più pesa sulla bolletta con un incremento di circa il 7%: un effetto moltiplicatore che si può evitare con una calibrazione più attenta del termostato.
Fondamentale poi la manutenzione regolare della caldaia e dei radiatori: un impianto in buone condizioni consuma meno e scalda di più. Lo stesso vale per la programmazione intelligente degli orari di accensione, evitando di tenere i termosifoni attivi quando non si è in casa o quando non serve davvero.
Gli specialisti consigliano anche di intervenire sull’involucro dell’abitazione, con azioni semplici ma molto efficaci: sigillare gli spifferi, utilizzare guarnizioni adesive, posizionare pannelli riflettenti dietro ai termosifoni, soprattutto se si trovano su pareti esterne. Tutte misure a basso costo che migliorano la capacità della casa di trattenere il calore.
C’è poi una regola d’oro: non ostruire i termosifoni. Mobili, poltrone o tende troppo voluminose impediscono la circolazione dell’aria calda e sprecano l’efficienza dell’impianto. Anche lasciare aperte le porte interne è controproducente: meglio scaldare una stanza alla volta e isolare gli ambienti non utilizzati.
Infine, non bisogna dimenticare un aspetto spesso trascurato: la ventilazione controllata. Sigillare tutto senza mai ricambiare l’aria può portare accumulo di umidità o muffe. Bastano pochi minuti al giorno, preferibilmente nelle ore più calde, per mantenere l’ambiente salubre senza disperdere troppo calore.