Che differenza c'è tra la tac e la risonanza magnetica

Qual è la differenza tra tac e risonanza magnetica? Si tratta di due tecniche di diagnostica per immagini adoperate in campo medico per rilevare la presenza di patologie

7 Luglio 2016

Qual è la differenza tra TAC e risonanza magnetica? Entrambe sono metodiche di diagnostica per immagini che vengono adoperate in campo medico per rilevare la presenza di patologie di varia natura, nell’organismo umano. La diversità sta principalmente nel funzionamento degli strumenti che indagheremo a fondo per scoprirne di più. Le due tecniche sopraccitate sono in grado di restituire immagini precise e dettagliate dell’interno del corpo umano, attraverso un esame non invasivo. Analizzeremo brevemente la differenza tra TAC e risonanza magnetica tenendo in considerazione il significato dei loro nomi e la correlazione con elementi in campo fisico e nucleare.

La TAC è una tomografia assiale computerizzata e si tratta di un metodo radiodiagnostico che associa la tecnica radiologica all’uso dell’elaboratore elettronico. Il termine deriva da tomografia: tecnica diagnostica per lo studio di singoli piani di spessore di un organo o di un apparato, in grado di evidenziare eventuali lesioni presenti in diversi livelli di profondità. Funziona mediante l’utilizzo di un fascio di elettroni atti a produrre delle radiazioni, chiamate “fotoni X”, al di fuori del corpo del paziente preso in esame e studia la densità di tutti i tessuti e organi.

Una volta che queste radiazioni vengono a contatto con la porzione di corpo umano da analizzare, vengono fermate su una sorta di lastra situata dall’altro lato del corpo acquisendo, così, un’immagine fotografica a 360°. Invece, per quanto concerne la risonanza magnetica, possiamo dire che si tratta di una tecnica diagnostica ad immagini, priva di radiazioni ionizzanti che ha rivoluzionato il mondo della medicina. Si basa sul principio fisico della risonanza magnetica nucleare, ossia, quel fenomeno fisico di assorbimento dell’energia da un campo elettromagnetico a radiofrequenza che avviene quando dei nuclei atomici si trovano in corrispondenza di frequenze caratteristiche.

Funziona attraverso la stimolazione elettromagnetica di un magnete situato all’esterno dell’apparecchio. Il feedback di questi stimoli muta per ogni tipo di tessuto preso ad esame, ergo, è possibile ricostruire la storia clinica di organi e tessuti. Anche per la risonanza, così come per la TAC, è necessario l’utilizzo di un liquido di contrasto al fine di evidenziare le parti interessate. La differenza tra TAC e risonanza sta nel fatto che la prima definisce l’aspetto di organi e tessuti, mentre la risonanza magnetica è in grado di fornire la funzione e anche l’aspetto di entrambi, nonostante si tratti di una metodica di natura morfologica.

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