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Qual è la differenza tra polpo e polipo? Cosa cambia

Come fare a distinguere il polpo da altri molluschi simili come la polpessa e il moscardino? E qual è la differenza con il polipo e la piovra?

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Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

Se sei un appassionato di cucina, un amante degli animali o del mare, potresti aver sentito parlare di “polpo” e “polipo” come ingredienti o creature marine.

Sebbene nella vita di tutti i giorni i due termini vengano spesso utilizzati in modo intercambiabile, polpo e polipo sono due animali marini distinti con caratteristiche e differenze uniche. Anzi, in certi casi, sono qualcosa di estremamente diverso.

Ma cosa cambia tra i due? In questo articolo, esploreremo la differenza tra polpo e polipo, esaminando le loro caratteristiche e spiegando perché un termine o l’altro andrebbero usati in maniera più appropriata.

Quindi, se vuoi saperne di più su questi affascinanti animali marini e scoprire cosa li rende diversi, non ti resta che continuare a leggere!

Cosa cambia tra polpo e polipo?

La differenza tra polpo e polipo si basa principalmente sulla loro classificazione scientifica e sulle caratteristiche anatomiche che li distinguono.

Dal punto di vista tassonomico, il polpo appartiene al phylum dei Mollusca e rientra nella classe dei cefalopodi, mentre il polipo fa parte del phylum degli Cnidaria, lo stesso delle meduse.

Queste informazioni, però, rivelano poco. Ma, nel dettaglio, cosa cambia tra polpo e polipo?

Scopri anche:– Il polpo fresco va congelato? Il segreto per renderlo morbido

Dal punto di vista delle caratteristiche fisiche, il polpo è un animale marino che vive in acqua salata. Lo stesso però vale anche per il polipo. Le differenze sono altre.

Il polpo è caratterizzato da:

  • una testa contenente due occhi ben sviluppati;
  • un corpo fuso al mantello;
  • otto braccia, chiamate anche tentacoli, che sono provviste di ventose per catturare le prede;
  • ottima mimetizzazione nell’ambiente circostante grazie alle cellule pigmentate chiamate cromatofori e alle cellule iridofore, che gli permettono di cambiare colore della pelle;
  • tre cuori, un dettaglio anatomico che lo differenzia da molti altri animali;
  • intelligenza, è l’animale più intelligente tra gli invertebrati e può difendersi spruzzando inchiostro come mezzo di difesa.

Dall’altra parte, il polipo ha queste caratteristiche:

  • non è un mollusco e ha una struttura simile a un fiore. Per questo motivo viene spesso chiamato anche “fiore di mare“;
  • è dotato di una colonna cilindrica, chiamata stelo, che emerge da un disco pedale;
  • la bocca si trova sulla sommità del polipo, chiamata manubrio, che è situata al centro del disco orale;
  • i tentacoli, che adornano il margine del disco orale, sembrano appunto i petali di un fiore, e non sono dotati di ventose;
  • il polipo è un animale fisso, che passa la sua vita attaccato a una superficie sottomarina.

Se per un attimo usciamo dal campo della zoologia e sconfiniamo in quello della medicina, invece, scopriamo che il termine “polipo” si riferisce a una crescita anormale di tessuto che sporge dalla superficie di una membrana mucosa all’interno del corpo.

I polipi possono essere benigni o maligni e trovarsi in diverse parti del corpo, come il colon, il naso, l’utero o lo stomaco. Possono inoltre variare in dimensioni e forme. In questo caso, tutto sono fuorché animali. Meno che mai gustosi piatti da portare in tavola.

In sintesi, la differenza tra polpo e polipo risiede nella loro classificazione scientifica, nelle caratteristiche anatomiche e nel comportamento delle due specie.

Mentre il polpo è un cefalopode intelligente e tentacolato, con una conchiglia interna o ridotta, il polipo è un cnidario con una struttura simile a un fiore e vive attaccato a una superficie sottomarina.

Viene fuori che la distinzione tra polpo e polipo non è un problema zoologico, ma piuttosto una questione linguistica. In poche parole, se si sta pensando all’animale acquatico che sembra un alieno, con otto tentacoli dotati di ventose (o a una deliziosa pietanza come l’insalata di mare), allora quello è il polpo.

Il polipo, invece, è qualcosa di diverso e molto meno comune. O, addirittura, qualcosa che esula dall’ambito zoologico e che riguarda la medicina. Un utilizzo più consapevole e appropriato dei due termini può far sì che la confusione svanisca e che tutti possano finalmente sapere quando va usato un nome e quando invece l’altro.

Polpo, polpessa, piovra, polipo e moscardino: come distinguerli

La confusione, però, non finisce. Se pensiamo al mondo dei polpi, vari termini come polpo, polpessa, piovra, polipo e moscardino rischiano di mandarci nel caos più totale. È quindi necessario fare un po’ d’ordine.

Partiamo con il dire che polpo e piovra sono termini usati per riferirsi allo stesso identico mollusco, ma vengono utilizzati in modo differente a seconda delle dimensioni dell’animale. Più è grande più possibile chiamarlo piovra. Le dimensioni massime di un polpo possono variare a seconda della specie, ma la maggior parte delle specie di polpi ha una lunghezza del corpo compresa tra 10 e 60 centimetri, tentacoli esclusi. Il polpo gigante del Pacifico è considerato il più grande polpo conosciuto e può raggiungere una lunghezza totale (compresi i tentacoli) di oltre 5 metri, con un peso di oltre 50 kg. Questo è sicuramente uno dei casi in cui è possibile parlare di piovra.

La polpessa, invece, non è la femmina del polpo come il nome sembra indicare, ma una specie a sé stante. Questo animale notturno è di colore rosso-bruno con numerosi puntini bianchi ed è conosciuto anche come polpo macchiato o polpo notturno mediterraneo.

Il moscardino, noto anche come polpetto e chiamato erroneamente “polipetto”, è invece un altro mollusco che assomiglia molto a un polpo, ma è di dimensioni più ridotte. Tuttavia, è possibile distinguerlo senza troppe difficoltà poiché presenta una sola fila di ventose sui tentacoli, a differenza del polpo comune, che ne presenta due.

Va notato che il polpo, la polpessa e il moscardino sono molluschi, mentre (come già detto) il polipo è una creatura completamente diversa. Quest’ultimo, infatti, appartiene al phylum degli Cnidaria. Pertanto, è importante fare chiarezza sulla differenza tra questi termini per evitare confusione quando si parla di questi animali marini.

Praticamente tutti, ad eccezione del polipo, appartengono all’ordine degli Octopoda. In comune hanno le otto braccia chiamate tentacoli. Essi sono dotati di ventose che possono aderire a molte superfici diverse, come le rocce. Ma sono molto utili anche per catturare altri animali marini.

Il polpo, la polpessa e il moscardino sono tutti considerati commestibili e vengono consumati come cibo in diverse parti del mondo. Il polpo è una prelibatezza tipica di molte cucine di mare e viene utilizzato in tantissimi piatti tradizionali di diverse culture, come la cucina mediterranea, la giapponese e quella coreana. Le carni della polpessa sono più molli e meno saporite rispetto a quelle del polpo comune, ed è quindi meno apprezzato in cucina. Esistono tuttavia una serie di suoi estimatori che addirittura la preferiscono rispetto alla più classica piovra. Il moscardino, infine, ha una carne tenera e saporita, ed è spesso cucinato in modo semplice.

Gli Octopoda sono anche molto intelligenti! Possono risolvere problemi complicati, imparare a fare nuove cose e addirittura comunicare con gli altri polpi usando colori e movimenti del corpo.

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